Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI ITALIA 1875-1880; <
> 1878-1880;
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1991
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Rolando Nieri
anche per ragioni economiche interne. Con l'abolizione del corso forzoso e la ripresa dei pagamenti in moneta metallica, era necessario aumentarne la quantità disponibile per le esigenze della circolazione; l'agricoltura per prosperare doveva esportare molto, realizzando in questo modo un vantaggio anche per le industrie, perché il loro mercato, per i prodotti grossolani , era prevalentemente nel contado più che nella città. Si sarebbe così affermato un vincolo di solidarietà tra l'economia agraria e quella manifatturiera che, nel caso concreto, avrebbe dovuto trovare espressione in un trattato concluso ad eque condizioni e senza protezioni settoriali.215 Nell'insieme, quello stipulato con la Francia nel novembre '1, dava garanzie in questo senso, per certi miglioramenti tariffari rispetto a quello mancato del 78, e perché contribuiva notevolmente a fare uscire dal provvisorio il regime degli scambi internazionali dell'Italia.216*
Se, per quanto riguarda la politica doganale, esiste una sostanziale adesione della Rassegna all'opera dei governi della Sinistra, non così avviene, come abbiamo già ricordato217) nel campo della politica finanziaria ed economica. Questa aveva le gravi pecche di ostacolare fortemente l'impiego produttivo dei capitali e di essere socialmente ingiusta, a causa soprattutto della spesa in opere pubbliche effettuata da Stato ed enti locali. Tale spesa era spesso improduttiva e comunque eccessiva, rispetto ai bisogni e alle potenzialità economiche dell'Italia, comportava un crescente indebitamento e sottraeva capitali alle necessità deU'agricoltura e dell'industria. Il costo di tutto finiva per ricadere sulle classi popolari, sia per i caratteri del sistema tributario, sia per il fatto che, così operando, non si favoriva un aumento esteso e duraturo delle possibilità di lavoro. Il risultato era che, in un paese povero e scarso di capitali come l'Italia, invece di incoraggiarne l'accumulazione attraverso l'estensione del processo produttivo, si privilegiava il capitale speculativo, sottraendo risparmio agli investimenti.
D'altra parte i governi spesso non dimostravano di avere una adeguata politica volta a mettere a frutto efficacemente certe opportunità di potenziamento industriale in alcuni settori, come quello siderurgico, la cui importanza coinvolgeva anche le ragioni dello Stato. Poiché tutte le grandi nazioni si affermava hanno ormai raggiunto il fine di costruire il proprio materiale ferroviario e quello da guerra e marina, s'intende ohe anche l'Italia debba accingersi alla soluzione di così arduo problema 2l8> Le miniere dell'Elba, a cui in particolare ci si riferiva, potevano offrire l'occasione, con l'ammodernamento della produzione, di evitare il pericolo che si corre commettendo all'estero tutto il materiale
2)3) ibidem.
2*5) La Rassegna settimanale, 20 novembre 1881, // trattato di commercio con la Francia*
0 Vedi alle note 21-24, 81-85, 173-174.
2i* la Rassegna settimanale, 12 ottobre 1879, Le miniere dell'Elba e l'industria siderurgica. Sa questi problemi vedi M. LUNGONELLI, Le miniere di ferro dell'isola d'Elba dall'Unità al 1897, in Ricerche storiche, 1978, pp. 52 sgg.