Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI ITALIA 1875-1880; <
> 1878-1880;
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1991
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Rolando Nieri
vetrerie, e mantenne i dazi sopra i ferri al ragguaglio di 30 o 40 per cento col valore. Queste sono inezie; la libertà degli scambi non può essere turbata da tasse sì leggere; a fare una buona tariffa ci vuole ben altro. I consumatori non hanno voce in capitolo; le arti che sarebbero offese dal rincaro dei prodotti semi-manufatti che adoperano, non meritano di essere ascoltate; negozianti, pescatori ed armatori hanno torto di parteggiare per una temperata larghezza di commerci. Pochi manipoli di filatori, di tessitori, di fabbricanti di ferro, vogliono imporre la legge e si meravigliano di non essere ciecamente ubbiditi e portati in trionfò.235* Il protezionismo ad oltranza dunque, che tendefva] a snervare la concorrenza e ad incagliare gli scambi , e che produceva conseguenze negative sia sul piano economico che sociale, era giudicato inaccettabile. Senza essere esagerati fautori del libero scambio si scriveva tenendo cioè conto di quelle condizioni speciali che mai non trascurarono gli scrittori e gli statisti italiani, si può credere che nella tariffa generale votata dal Parlamento e nel trattato con l'Austria-Ungheria, si sia fatto ragione a ciò che poteva giustamente ammettersi in favore della nostra industria J.236)
ROLANDO NIERI
2S) Ivi, 16 ottobre 1881, // trattato, cit.
23fi) La Rassegna settimanale, 9 marzo 1879, La circolare del ministero dei lavori pubblici, cit.