Rassegna storica del Risorgimento
ITINERARI TURISTICI RISORGIMENTALI VICENTINI (COLLANA); VICENZA
anno
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1991
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pagina
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383
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Itinerari per un turismo risorgimentale 3SS
mani del colonnello Tham.
Mi piace ricordare ancora la testimonianza dei giorni malinconici delle genti di Valstagna, ospiti nei Beneventano, colta dalle lettere del segretario comunale Bernardo Marchente: Siamo in un paese dove v'è aria buona e acqua sana e dove i viveri, quantunque a caro prezzo, sinora si trovano, ma desideriamo da mane a sera il ritorno -perché siamo privi della passata libertà e comodità. È il maggio 1918. L'ordine di sgomberare il paese era venuto alle 10 del mattino del 15 novembre 1917.
E per esemplare ancora una volta la ricchezza e la suggestività testimoniale di queste fonti strumentali, amministrative all'origine, voglio pure ricordare il verbale di deliberazione consiliare con cui l'Amministrazione comunale di Romano d'Ezzelino volle celebrare, il 9 novembre 1924, la strada Cadorna . Con la memoria ancor viva dei fatti vissuti e della tragedia toccata con mano, soprattutto nei giorni tremendi del giugno e luglio 1918, essa votò per acclamazione questo ordine del giorno:
La strada del Grappa fu concepita nella seconda metà del 1916 e noi la vedemmo rapidamente snodarsi fra le rocce delle nostre montagne per ben 40 Km in poco più di cinque mesi e nel maggio del 1917 fu percorsa dalle nostre automobili [...] Sicuro interprete dell'unanime consenso della popolazione di Romano d'Ezzelino, sempre memore che la salvezza d'Italia, dopo la sventura di Caporetto, fu essenzialmente dovuta alla preveggente difesa del Piave e del baluardo del Grappa, il quale ebbe la sua vita dalla grande strada camionabile [...] .
Il Consiglio comunale deliberò di imporre alla strada stessa il nome di Strada Cadorna .
La paziente, precisa ricerca ha portato ad individuare anche fonti letterarie coeve o quasi, come il lavoro di Tullio Tabacchi sulla Divisione Medici nel Trentino, edito a Firenze solo un anno dopo le operazioni militari, nel 1867, o come l'interessante opera, quasi una cronaca, di Davide Pesce, segretario del Comune di Romano d'Ezzelino nei giorni carichi d'ansia della metà di giugno 1918, allorché si scatenarono le artiglierie sul Grappa.
Bagliori rossi mandava il Grappa in quelle due notti senza fine; ardeva! [...] dice la sua testimonianza E che notti d'inferno furono mai quelle del 15 e 16 giugno? Un mugolio sempre più. accentuato e pauroso, un bagliore continuo, vasto [...] Nessuno dormì quelle notti tristi, ogni colpo di cannone era uno schianto [...] tutti attendevano l'alba [...] Ma l'alba non portò il conforto desiderato, la battaglia non ebbe istanti di tregua durante tutta la giornata del 16 [...].
Ecco, queste testimonianze dirette, colte qua e là nelle parrocchie per la pernia dei parroci, come a Semonzo, ove esplose la vicenda del parroco ritenuto dalle autorità austriacante, a Sant'Eulalia, a Fellette, dalle cui carte si raccoglie l'iniziativa, originalissima per quel tempo, dell'acquisto di una motofalciatrice a mutuo da parte del vivace parroco, pagabile con quote distribuite tra gli utenti, per far fronte alla carenza di braccia nel lavoro dei campi in quel duro tempo di guerra, oppure