Rassegna storica del Risorgimento
ITINERARI TURISTICI RISORGIMENTALI VICENTINI (COLLANA); VICENZA
anno
<
1991
>
pagina
<
385
>
Itinerari per un turismo risorgimentale 385
storico considerato, priva di quelle cesure temporali che cadenzano scolai sticamcnte la storiografia sugli eventi più importanti. È pur vero che soffia anche su questi luoghi il vento napoleonico; è vero che un certo spirito antiaustriaco pervade alcune fasce sociali e culturali nel '48 e che si forma una milizia crociata; è vero che la guerra del '66 e poi, ancor di più, quella delle tremende giornate del '18 toccano anche questi luoghi, ma i fatti e gli eventi importanti vengono in queste schede come assorbiti, rivisitati e tradotti in aspetti di una comunità in evoluzione. Ad esplorare per l'appunto le comunità attraverso i monumenti che a loro stesse ricordano momenti di vita e non ad esplorare monumenti, noi abbiamo voluto condurre il nostro lettore-turista.
Non va tralasciato, dato il carattere che fin dall'origine si è imposto a tutta la collana, il fatto che anche i due tomi di questo IV volume sono e restano una guida turistica rivolta ad un turismo cosiddetto culturale o semplicemente ad un cittadino, turista o non turista che sia, che intenda rendersi conto di alcune testimonianze sempre vive nel territorio o nella mentalità e nelle tradizioni della gente: una lapide, un monumento, il nome ricorrente di alcune vie, una festa, una celebrazione. Poiché, dunque, di guida trattasi, essa deve offrire come offre in realtà e con correttezza informazioni aggiornate sulla viabilità, sulle possibilità di parcheggio, sui mezzi pubblici di trasporto, sulla struttura alberghiera, sul servizio di ristorazione, anche sulla ristorazione alternativa, sulla reperibilità dei prodotti tipici, sulla pratica dell'agroturismo, ed altre informazioni d'uso.
Ogni autore conduce il suo lettore qua e là su percorsi emblematici, ad interrogare le varie testimonianze ohe incontra. Non c'è un filo conduttore tipicamente risorgimentale. Visitando Pove l'autore coglie subito ropportunità di presentare, accanto alla fuga degli Austriaci davanti ai sopravvenienti napoleonici, notificata dal podestà di Bassano Zuanne Contarmi agli Inquisitori di Stato in Venezia, nel 17 agosto 1796 od accanto alla presenza in paese, nel 1918, degli Arditi del famoso IX Reparto d'Assalto del maggiore Messe, anche la crescita, direi quasi la maturazione, sotto -la spinta del neoclassicismo canoviano, dell'arte dello scalpellino, quell'arte che ha rappresentato la base economica per tutta un'epoca di questa comunità ed ha reso famoso questo paese ed alcune sue famiglie (quali i Fusaro, i Bosa, i Marcadella) in Venezia ed in tutto il Veneto, finanche in Russia, come attesta qualcuno.
Non c'è, dunque, o forse è questo il filo conduttore: il rendersi conto dell'origine di queste testimonianze ancor vive, che attengono e che s'originano nel periodo risorgimentale. O forse potremo dire che accanto a questo, più generale motivo, esistono negli itinerari vari fili conduttori, che si mescolano, divergono e poi si rifondono in uno stesso od anche in più itinerari* Possono identificarsi con le vicende del Wuermser tallonato dall'esercito napoleonico di paese in paese, lasciando testimonianze rivisitate dalle nostre schede da Primolano fino a Bassano. Possono identificarsi ancora con le vicende che accompagnano l'impresa del generale Medici in avanzata verso il Trentino o nei piccoli movimenti del fronte italo-austriaco, inchiodato nella estenuante guerra di trincea sul Monte Grappa od ancora