Rassegna storica del Risorgimento

ITINERARI TURISTICI RISORGIMENTALI VICENTINI (COLLANA); VICENZA
anno <1991>   pagina <408>
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Libri e periodici
BRUNO VIDONI, Momenti del Risorgimento italiano nell'epistolario dei centesi Francesco BorgattUiiuseppe Borselli-, Cento, Comune, 1990, in 4, pp. 130, ili. 86. S. p.
È stato presentato dal dott. Giacomo Savioli, segretario della Deputazione ferrarese di storia patria, nella sala-conferenze di Palazzo del Governatore di Cento, di fronte ad un numeroso pubblico, questo volume di Bruno Vidoni. L'opera, attinente alla storiografia del Risorgimento emiliano, è interamente basata sull'analisi di lettere originali scritte da Borselli e Borgatti nel periodo che dal 1862 va fino al 1870. Nella prefazione lo storico Carlo D'Adamo evidenzia la necessità di divulgare notìzie ed informazioni: una verità storica o scientifica chiusa nel cassetto non serve a nessuno, occorre farla conoscere .
Un importante aspetto del volume è quello relativo alla morte di Pellegrino Rossi. Sull'argomento già Giulio Andreotti scrisse un libro intitolato Ore 13: il ministro deve morire dove parla, citando il Borgatti, di una ventina di foglietti azzurrognoli in cui si annotano i retroscena delle trattative segrete tra Stato piemontese e Stato pontificio. Ebbene, nel volume di Vidoni, i foglietti, in tutto, sono venti e sono interamente pubblicati a fianco del ripreso testo di Andreotti. Le notizie inedite sono state, nella maggioranza, desunte dal carteggio dell'archivio di Giancarlo Borgatti, discendente dell'illustre famiglia centese.
Nella sua scorrevole descrizione, l'autore intende dilatare il termine di cronaca recuperando ad una superiore dignità l'aneddotica minore, utilizzata come materiale per ricostruire quadri d'ambiente, squarci di vita sociale, monumenti di quotidianità con tutta la trama di rapporti umani e culturali del centese , che per lo più rimangono legati al piano delle curiosità.
LUCIANO MARAGNA
AA.W., La Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna: centoventicinque anni dalla fondazione {Documenti e studi, 21); Bologna, Deputazione di Storia Patria, 1989, in 8, pp. 232. S.p.
Ernesto Pontieri, in occasione della ricorrenza del primo centenario della nascita della Società napoletana di storia patria, ha legato giustamente al compimento del processo unitario nazionale l'origine e la crescita degli istituti storici regionali, che erano detti Deputazioni, se creati dallo Stato, e Società, se originati da iniziative private. Tutte queste istituzioni fino al 1876 sorsero le Deputazioni romagnola, toscana e veneta e le Società lombarda, siciliana, napoletana e romana operarono tanto efficacemente e proficuamente da divenire modello per iniziative analoghe, che via via vennero assunte in altre regioni, province e città, fattesi rileva ancora Pontieri col crescere ed affinarsi della istruzione, sempre più sollecite delle proprie memòrie storiche e dei propri monumenti nell'ambito di quella storia nazionale, che la raggiunta unità politica rendeva finalmente documento del passato ed esempio e stimolo: per il futuro.
In anni, in cui la più modesta ricorrenza è occasione e, direi, pretesto per sfoggi esibizionistici, fondati magari su svogliati contributi di studiosi altrove qualificati, da parte di clubs, pieni di pretese costruite sul vuoto, colpiscono quanto mai favorevol­mente la serietà e la sobrietà della pubblicazione curata dalla prestigiosa Deputazione di Storia patria per le Province di Romagna, alle prese, al pari delle altre Deputazioni e delle Società storiche locali, con problemi finanziari, che ne condizionano la pianifica­zione e la programmazione.
Nel volume sono raccolti sintetici bilanci sugli studi presentati per le tre aree classiche, l'antica, la medievale e la moderna e sono tracciati gli indici generali, quanto mai utili.
VINCENZO G. PACIFICI