Rassegna storica del Risorgimento

ITINERARI TURISTICI RISORGIMENTALI VICENTINI (COLLANA); VICENZA
anno <1991>   pagina <409>
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Libri e periodici 409
MANLIO GABRIELI, Mantova 1866-1945. I mamfesti; Mantova, Biblioteca archivio-Casa del Mantegna, 1990, in 4, pp. 216. Sjp.
Frutto di una paziente ricerca archivistica, il libro di Gabrieli va inteso come un tentativo di delineare la storia di una città, Mantova, attraverso l'analisi di una particolare fonte documentaria: i manifesti murali conservati, in massima parte, presso l'Archivio di Stato e l'Archivio storico del Comune di Mantova.
Unitamente alla riproduzione dà 110 manifesti, risalenti all'arco di tempo compreso tra il 1866 e il 1945, l'A. riporta una concisa, ma dettagliata, cronologia dei principali avvenimenti politici e sociali del periodo preso in considerazione, concentrando, peraltro, la sua attenzione sugli eventi accaduti nella città lombarda. Particolare risalto viene dato al materiale relativo all'annessione della città al Regno d'Itala, avvenuta nel 1866, ed alla ricostituzione della sua provincia, suddivisa nel 1859, con il trattato di Zurigo, tra il Piemonte e l'Austria. Oltre ai manifesti riguardanti celebrazioni patriottiche nelle quali, sulla scia della riconquistata libertà, i martìri di Belfiore rifulgono di una luce del tutto particolare il libro ne contiene altri, ognuno con un proprio linguaggio espressivo, di carattere elettorale o riguardanti avvisi di pubblica utilità. Al contrario, un forte contenuto politico e rivendicativo traspare da una lettura, anche sommaria, di alcuni manifesti redatti da comitati privati di cittadini; in essi, infatti, è percepibile l'influenza, operata nella vita politica di Mantova negli anni seguenti l'annessione, dell'attività pubblicistica dell'internazionalista Paride Suzzara Verdi, fondatore nel 1866 della Favilla e del repubblicano Alberto Mario, che dal 1876 diresse La Provincia di Mantova.
Con il suo lavoro l'A. fornisce un valido sussidio, utile per approfondire la conoscenza della più recente storia della città, proponendo un interessante itinerario di ricerca, incentrato sulla peculiare immediatezza espressiva dei documenti utilizzati.
ANTONIO LIGOTTI
OSVALDO GNOCCHI-VIANI, Oltre la politica. Valori e istituzioni per una società nuova, a cura e con un saggio introduttivo di GIOVANNA ANGELINI; Milano, Franco Angeli, 1989, in 8, pp. 270. L. 28.000.
Questo interessante volume presenta un'antologia degli scritti di Osvaldo Gnocchi-Viani (1837-1917), ispiratore di un Partito operaio italiano sorto nel 1882 a Milano e composto esclusivamente da proletari. Diffidando, nel suo rigido classismo, dì ogni degenerazione parlamentare come pure degli intellettuali borghesi convertiti alla causa del socialismo, esso elaborò un programma fortemente economicista.
Nella introduzione e nelle note che precedono i vari scrìtti raccolti attorno ad alcune tematiche generali (La terza via, Una nuova convivenza sociale, Costruire dal basso, Socialismi a confronto), Giovanna Angelini mette in luce i tratti salienti del pensiero e dell'azione di questa importante benché misconosciuta figura. In effetti, il filóne operaista del socialismo italiano attende ancora di essere studiato senza pre­clusioni di parte o di partito. Gli storici, infatti, hanno fino ad oggi liquidato tale esperienza in maniera negativa. Già nel 1921 Rodolfo Mondolfo bollava il Punito operaio di gretto corporativismo, giudizio sostanzialmente ripreso in tempi più recenti da Ernesto Ragionieri e Giorgio Galli che, riferendosi all'organizzazione di Gnocchi-Viani, hanno parlato di orientamento operaistico corporativo e di ideologia corporativa . Ci sono stati anche altri fraintendimenti, che hanno ridotto l'operaismo