Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; MOTI 1820
anno <1921>   pagina <62>
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62 M. Mmgfi/imi
a visitare la sua diletta Manchester. Al momento di toglier le mense, il Kossuth aveva pronunciato quella sua terribile requi­sitoria contro i subdoli comportamenti della casa d'Abstyuìrgo, commovendosi fino alle lacrime, e lasciando una profonda im­pressione sui suoi ascoltatori; subito dopo il Oobden, presa la parola, e rivolgendosi al Kossuth, era sembrato quasi volesse metterlo in guardia contro il pericolo di dichiarazioni politiche che potevano pregiudicarlo nelle sue relazioni con ulto od altro partito. Io m'era in un paese tal poco appartato del Snssex aveva detto il grande economista inglese, ma tosto che sentii l'arrivo del Kossuth in Jfoghilterra, sono accorso, veggendo che formavansi contro lui, t'uggito appena alle insidie e ai tradimenti dell'Austria, disegni attentatori non alla sua vita (il che com­parativamente poco sarebbe), ma tendenti a distruggere la di lui fama, anche prima ch'ei fosse calato sui nostri lidi...., TStL spetta ad alcun partito politico di pretendere affratellarsi in special modo col nostro illustre ospite, e di volere identificarsi al suo parti colar colore, e fare-m. bene se dichiareremo una volta per tutte nulla esservi nella posizione del nostro amico che auto­rizzi alcuno dei nostri ad impadronirsene. "Vi ha già detto lo stesso nostro amico che il movimento ungarico non era emanato da un partito politico, che aveva per iscopo di mantenere in­tatta la sua Costituzione, perchè suscettiva di miglioramenti, cui gli Ungheresi da per se stessi proponevansi di arrecarvi.
APrH mio amico non ha dunque il diritto di confondersi nep­pure coi wigìis, né coi cartisti, né coi radicali. Spero che ognuno comprenderà doversi accogliere l'ex governatore dalla nazione in massa, e che non si intraprenda in nessun pubblico meeting di collegarlo in principii che possono esserci cari .
Certamente, il Kossuth aveva compreso abbastanza; pur tut­tavia, non volle essere meno abile schermitore del Oobden, e senza troppo pregiudicare la sua posizione di fronte al partito democrar tico" inglese, che lo attendeva al varco per avere da lui dichiara­zioni esplicite sul suo futuro atteggiamento politico, così aveva re­plicato: L'Inghilterra non desidera cambiamenti, perchè è go­vernata da una monarchia costituzionale, sotto l'impero della quale tutte le classi godono i benefici! della libertà. Laonde, il popolo inglese è padrone do' suoi destini; difensore delle sue istituzioni, obbediente alle leggi e vigilante nella propria condotta. Sotto tali istituzioni è addivenuta e proseguirà ad essere grande, glo-