Rassegna storica del Risorgimento
ITINERARI TURISTICI RISORGIMENTALI VICENTINI (COLLANA); VICENZA
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Vita dell'Istituto
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BARI. Il 21 aprile u. s. si è svolta l'assemblea dei soci per il rinnovo del Consiglio direttivo. Da notare il cospicuo numero dei votanti: 132.
Il successivo 26 aprile 3 consiglieri eletti si sono riuniti per la distribuzione delie cariche, con il seguente risultato: Matteo Fantasia, presidente; Mario Spagnoletti, vicepresidente; V. Antonio Melchiorre, segretario tesoriere; Gianfranco Liberati, Giuseppe Dibenedetto, Teresa Pazienza, consiglieri eletti. Il Consiglio ha cooptato il presidente onorario Francesco M. de Robertis, Vito Maurogìovanni, Lillo Munafò, Paolo Beliacosa (per Conversano), Susanna Pastore (per Traili). Giovanni De Gennaro, Antonio Fanizzi, Italo Garzia, Concetta Milone, Nicola Roncone, Vitoantomo Leuzzi.
Il prof. Giuseppe Talamo, Ordinario di Storia del Risorgimento alla Sapienza di Roma e Vicepresidente dell'Istituto, nell'Aula Moro della Facoltà di Giurisprudenza, ha tenuto il 29 aprile 1991 una conferenza intorno alle polemiche sul Risorgimento. Dopo la presentazione del Presidente prof. Matteo Fantasia, che ha ricordato con le pubblicazioni i meriti scientifici del Relatore, il prof. Talamo ha affrontato la questione, oggi molto attuale, per colpa di ciarlatani denigratori di cui non è serio occuparsi, ma in vigore da sempre. Il problema è stato esaminato dal punto di vista dell'opposizione cattolica in quanto il Risorgimento è stato realizzato da ima minoranza liberale contro la maggioranza cattolica, e dal punto di vista borbonico perché la fine del Regno delle Due Sicilie e l'annessione sarebbero state conseguite con il tradimento e la sopraffazione. L'Oratore ha con acuto esame risposto a tutti gli interrogativi, soffermandosi sull'importanza del motivo europeo nel moto risorgimentale. Sono intervenuti nel dibattito il prof. Fantasia e il dott. Beliacosa. Numeroso e attento l'uditorio, nel quale si è notata la presenza di un nutrito gruppo di studenti delle scuole secondarie.
Il prof. Stephan Delureanu, già docente dell'Università di Bucarest, oggi in esilio in Italia e docente dell'Università di Messina, ha parlato venerdì 10 maggio nell'Aula * Moro della Facoltà di Giurisprudenza a Bari, sul tema Il Risorgimento e l'Europa: il caso Romania .
Introdotto e presentato dal Presidente del Comitato, prof. Matteo Fantasia, il prof. Delureanu, dopo aver sottolineato il parallelismo tra la rivoluzione risorgimentale italiana e romena, ha guardato agli aspetti particolari, come la propaganda mazziniana condotta dal Rossetti e quella dei princìpi liberali, essendo comunque l'idea della romanità il perno intorno a cui si svolge l'azione patriottica rumena e l'Italia il modello da seguire sin dai moti del 1820-21 fino alla parziale unificazione della Valdacchia e della Moldavia nel 1859 e a quella definitiva con la Bosnia, la Bucovina e della Transilvania, dopo il crollo dell'Impero Ottomano nel 1918.
Nel dibattito sono intervenuti il prof. Fantasia, il dott. Donvito e altri alle cui domande il prof. Delureanu ha risposto esaurientemente fermandosi in particolare sulle maggiori figure del Risorgimento romeno, dai fratelli Bratianu ad Alessandro Cuza.
Martedì 18 giugno alle ore 18 nell'Aula A. Moro della Facoltà di Giurisprudenza si è riunita l'Assemblea generale dei Soci per 'la presentazione del volume degli Atti del VII Convegno regionale di studi risorgimentali sull'età giolittiana. Presentato dal prof. Matteo Fantasia presidente, che ha dato notizie sulla vita del Comitato di Bari negli ultimi tre mesi, il Vicepresidente prof. Mario Spagnoletti ha affrontato la problematica giolittiana sulla scorta delle relazioni e delle comunicazioni del Convegno svoltosi a Bari alla fine del novembre 1989.
Dopo essersi occupati dei dati storiografici contenuti nella relazione generale di Fabio Grassi, ha individuato tre filoni principali: quello politico-sindacale attraverso le relazioni di R. Colapietra e G. Donno, quello economico della relazione di M. Ottolino e quello letterario trattato magistralmente da M. Dell'Aquila e attraverso