Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA ROMANA 1849 STORIA COSTITUZIONALE
anno <1991>   pagina <436>
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436 Mario Battaglini n
Per ogni Popolo e per ogni Nazione è necessario un Potere tutelante: può questa tutela essere più o meno rigorosa, più o meno libera in rapporto alla civilizzazione, intelligenza e previdenza d'un Popolo; ma una tutela è forza che vi sia. Questo principio che conosce ognuno e che è ammesso da ognuno, mi consolo nel vedere che è consentito dal nostro Popolo e dai Direttori di esso. Nasce contrasto e dubiezza puramente di forma, non di principio, in quest'ultimo caso a mal partito, ma noi, fortunatamente ci troviamo nel primo, cioè nella forma [...] quale sarà [la tutela] dunque per ottenere [... l'intento]? Eccolo. Conservare ad ogni costo lo Statuto, svilupparlo nel senso il più lato, modificarlo ove possa essere lecito. A tal uopo sarà opportuna un'assemblea la più numerosa possibile e composta di uomini di ogni classe .
Come si vede, l'opportunità di una tutela della costituzione era, per dir così, nell'aria: vedremo più avanti di quali forme si avvalse la tutela stessa e quali ostacoli si frapposero al suo inserimento nel testo della costituzione.
Il primo che, nell'Assemblea Costituente, abbia fatto cenno alla neces­sità di una costituzione fu il deputato Corrado Politi2) il 10 febbraio 1849, che così disse: La repubblica abbisogna della sua costituzione, della sua legge certa e fondamentale per cui si regga e proceda [...]. L'Assemblea farà officio prudente quando nominerà una Commissione che compili il progetto per essere qui esaminato ed elaborato. Chiudeva poi il suo dire affermando: L'Assemblea Costituente è ogn'ora guardiana dei diritti del popolo e con il suo sguardo solerte veglierà alla condotta del potere triumvirale, lo manterrà nella sua degna strada [...], siederà continua come giudice e come sorella. Come si vede, abbiamo qui, oltre l'invito a costituire una Commissione apposita per la redazione della costituzione, anche un embrione di progetto di custodia della costituzione stessa affi­dato all'organo del potere costituente.
Dopo una breve discussione, il 12 febbraio la proposta di Politi fu approvata in questi termini: Propongo che l'Assemblea mediante scheda, nomini a maggioranza assoluta una Commissione di nove individui che si occupi indilatabilmente della legge organica della Repubblica.3) Il testo approvato non contiene più, come si vede, alcun accenno al problema della tutela della costituzione la cui soluzione, evidentemente, fu lasciata dal Politi alla Commissione. Quel che è più strano però è che lo stesso Politi non sia intervenuto mai nella discussione sul Tribunato, nella quale avrebbe potuto riprendere e articolare il suo abbozzo del 10 febbraio. I lavori della Commissione procedettero (pur tra difficoltà ed intralci) abbastanza celermente tanto che il 17 aprile il deputato Agostini pre­sentava nella sua qualità di relatore il primo progetto della costituzione.4) E finalmente, il 10 giugno 18495) fu presentato, relatore Saliceti, il secondo
2) Lg Assemblee del Risorgimento. Atti raccolti e pubblicati per deliberazione della Camera dei Deputati, Roma, 19l'I [cit. Assemblee"], Vili, p. 113.
3) Assemblee, VIM, p. 163,
4) Assemblee, IX, p. 190.
5) Assemblee, IX, p. 749.