Rassegna storica del Risorgimento

REPUBBLICA ROMANA 1849 STORIA COSTITUZIONALE
anno <1991>   pagina <438>
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Mario Battagliai
In particolare, Bonaparte dovette sentire da Mazzini se era disposto a collaborare con la Commissione. Infatti solo qualche giorno dopo, e cioè il 14 marzo, si ha la lettera ufficiale che comunicava a Mazzini l'ele­zione a membro della Commissione. Ma se Mazzini si dimostrò dispo­nibile, due altri membri della Commissione o non parteciparono ai lavori o lo fecero in misura assai ridotta: il primo è Caroli il quale aveva chiesto un permesso che scadeva il 21 aprile ma, a quella data, non si era presentato all'Assemblea e, pertanto, il 10 maggio fu dichiarato deca­duto e non fu sostituito presso la Commissione. L'altro membro che poco o nulla potè dare di proprio ai lavori fu il Gabussi, nomi­nato membro della Deputazione che recava in Toscana il voto dell'Assem­blea per l'unificazione, e che fu assente da Roma, per questo motivo, dal 6 al 27 marzo.12) Egli cioè rimase assente proprio nel periodo in cui la costituzione cominciò a prendere forma.
Quanto ai lavori, scarsissime sono le notizie che abbiamo e tutte indirette, non essendo stati rintracciati verbali o altri documenti pro­venienti da essa. Tenendo presenti gli atti dell'Assemblea ed alcuni docu­menti conservati nell'Archivio di Stato, si possono, però, segnare alcune date.
Il 19 febbraio Bonaparte si lamenta che la Commissione abbia lavorato poco o nulla per la mancata partecipazione di cinque membri su nove: lamentela ripetuta il primo marzo da Galletti ad Armellini. Il 10 marzo è ancora Bonaparte che denunzia che nulla si è fatto per la costituzione e il 12 prende, per la prima volta, contatto con Mazzini per fissare la data della prossima riunione. Finalmente il 27 marzo lo stesso Bonaparte annunciava all'Assemblea che il 26 ancora la Commissione [...] si è adunata ed ha discusso vari articoli del progetto Agostini.13)
Questa notizia è importantissima sotto due profili: da un lato ci dice che la Commissione si riuniva ormai regolarmente da qualche tempo e dall'altro che a redigere il progetto fu l'Agostini. Queste due notizie possono significare che Mazzini, una volta ufficialmente nominato membro della Commissione il 14 marzo, abbia preso lui le redini della Commissione stessa e l'abbia incitata a quel lavoro che, ifino ad allora, era stato nullo o quasi. Un altro punto che è necessario tener presente nel tentare di intravedere quale fosse e come si svolgesse il lavoro della Commissione è che solo quattro sono i membri che sono presenti continuativamente (quanto meno sulla carta) e cioè: Sturbinetti, Bonaparte, Galletti e Agostini; ed infatti è quest'ultimo che redige il progetto e prepara la relazione.
La presenza attiva di Agostini fa rafforzare l'idea che Mazzini (sia pure per interposta persona) abbia notevolmente influito proprio sul con­tenuto della costituzione.
Ed infatti in una lettera al Bonaparte del 23 marzo [1849] 14> egli scrive: Ho avuto tante cose da fare che mi è stato impossibile di pensare alla dichiarazione di principii. Spero dopodomani esser pronto ma se mai Agostini portasse questa sera la sua e potesse farmela avere,
12) Assemblee, VII, pp. 596 e 978. ) Assemblee, VII, p. 945. M) Opere, XL, p. 34.