Rassegna storica del Risorgimento
REPUBBLICA ROMANA 1849 STORIA COSTITUZIONALE
anno
<
1991
>
pagina
<
450
>
450 Mario Battagliti
così scrive: L'Assemblea romana, quantunque noverar non potesse nel suo seno grande copia di alte capacità e di oratori valenti, quantunque si componesse nella sua maggioranza di uomini giovani, nuovi alla politica e non troppo versati nella scienza di governare gli Stati, fé' mostra non pertanto in più occasioni di senno, di ordinamento, di generosità di animo.
Anche nel caso del Tribunato il dilettantismo (che traspare nel giudizio del Gabussi) fu predominante, e direi, determinante: solo, infatti, su delle obiezioni di uomini non troppo versati nella scienza di governare gli Stati e sulle risposte di uomini nuovi alla politica il Tribunato fu respinto e non accolto nella costituzione della Repubblica romana. Non sappiamo però l'esito della votazione perché di questa manca il resoconto.
Oltre che in assemblea, il progetto di Agostini provocò discussioni anche al di fuori. Così, ad esempio, Terenzio Mamiani dedicò al Tribunato un articolo su La speranza dell'epoca del 25 aprile 1849.4*) Secondo il Mamiani il Tribunato, in definitiva, era una magistratura scarica affatto di pensieri e di occupazioni poiché non venivano indicati né i modi né le forme della sua azione e perché non doveva dar ragione ad alcuno del proprio operato . Inoltre, il Tribunato è inopportuno e soverchio per un rispetto e per un altro è inefficacissimo e vano . Infatti, per quanto riguarda l'Assemblea è soverchio, in quanto basterebbe, come in Inghilterra, un articolo del Regolamento parlamentare che disponesse la seconda lettura di un progetto prima della approvazione definitiva. Il che appunto è quello che disponeva il progetto Saliceti. E per quanto riguarda il controllo sui consoli, il Tribunato è inefficacissimo e vano perché viene dopo che costoro per quattro volte, ogni due anni, hanno esposto il loro operato al giudizio dell'Assemblea.
Il che significa, secondo Mamiani, che o i tribuni non faranno altro che accettare il giudizio dell'Assemblea, o porranno sotto accusa i consoli. Ma in questo caso, l'Assemblea respingerà l'accusa perché moverebbe da gente [...] sprovveduta di autorità grande, chiamata a supplire i consoli per tutto il tempo del giudicio e più. ancora perché l'Assemblea confesserebbe la incapacità propria e la negligenza per non aver messo sotto accusa i consoli prima dei tribuni.
V
Il 12 febbraio 1849 il deputato Politi pose all'Assemblea45) il quesito se i ministri che si eleggerà il Comitato esecutivo debbano avere la responsabilità verso l'Assemblea e questa rispose affermativamente con 77 voti su 120. Ma, come osservava nella stessa seduta46) il deputato Pianciani, era necessario concretizzare la parola responsabilità perché non basta dire che il Comitato sia responsabile, bisogna determinarne
*>) Ora in Scritti politici, Firenze, 1853, p. 423.
45) Assemblee, Vili, p. 143,
46) Assemblee, VII-I, p. 150.