Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
anno
<
1991
>
pagina
<
468
>
468
Umberto Corsini
per un verso riconoscendosi in quell'unità, per altro verso aspirando ad una propria indipendenza o subordinatamente almeno ad una maggiore autonomia legislativa ed esecutiva dai poteri centrali. Quell'area era politicamente occupata dalla Monarchia degli Asburgo, come Impero d'Austria, dagli inizi del secolo XIX, come Impero d'Austria-Ungheria, istituzionalmente e amrninistrativamente distinto in Cisleithania e in Transleithania, dopo l'Ausgleich del 1867, essendo stati gli Asburgo anche imperatori del Sacro Romano Impero sino al 1804 e avendo tenuto la presidenza della Confederazione Germanica il Deutscher Bund sino al 1866. Per queste ultime ragioni, oltre che per quelle di comunità di lingua e nazionalità, adiacenza e intersecazione territoriale, i possessi ereditari degli Asburgo e l'Austria e la Germania potevano esser compresi come confluenti in certo qual modo e per certi aspetti nella Mitteleuropa, anche se da un punto di vista più generale, spirituale e politico, resta l'interrogativo se la Germania ne facesse realmente parte.
Quel singolare Stato degli Asburgo non aveva né unità etnica, né nazionale, né linguistica, né confessionale. Secondo il censimento del 1910, l'ultimo dell'Impero, nella Cisleithania su un totale di 27.963.872 abitanti, i tedeschi costituivano il 35,58, i Cechi il 23,02, i Polacchi il 17,77, i Ruteni il 12,58, gli Sloveni il 4,48, i Serbocroati il 2,80, gli Italiani il 2,75, i Rumeni lo 0,98, i Magiari-Armeni Io 0,04. Al di là, nella Transleithania, stavano Magiari, Tedeschi, Slovacchi, Rumeni, Ruteni, Croati e Serbi. Sempre secondo il censimento del 1910, i Magiari rappresentavano il 48,1 della popolazione della Transleithania e il 20,3 dell'intera Monarchia degli Asburgo: erano poco più di 10 milioni.1)
L'articolazione in confessioni diverse (pur elencandosene 16) era meno rilevante poiché 14 di esse erano cristiane, con una prevalenza sul totale nella Cisleithania del 78,96 della cattolico-romana, cui seguiva la greco-cattolica con 111,96, la greco-orientale con il 2,33, le evangeliche che sommate assieme superavano di poco il 2. Trascurabile la percentuale dei maomettani, rilevante invece quella degli israeliti che giungeva al 4,6.P
Questo variopinto composito di stirpi, nazionalità, lingue, confessioni, cultura dotta e cultura popolare con le sue tradizioni e costumi, restò unito sino alla fine del 1918 nell'Impero austro-ungarico e ad esso comunemente ci si riferisce quando si parla di Mitteleuropa, principalmente per il suo nucleo centrale austro-boemo-ungherese con le pertinenze alpine italiane e croato-slovene e col litorale superiore adriatico. Ma è principalmente all'Austria che si guarda come origine e modello di un sistema politico e istituzionale che rese possibile anche nel travaglio del secolo XIX e nei primi due decenni del nostro secolo la convivenza di sì gran numero di nazioni, convivenza che fu tutto sommato ordinata e sostenuta da un generalizzato consenso sino alla dissoluzione dell'Impero.
J) Die Volker des Reiches, in Die Habsburgermonarchie 1848-1918, Band III, 1 e 2, Wien, Verlag der oesterreichlchen Akademie der Wissenschaften, 1980-81.
2) Die Konfessionen, ivi, Band IV, 1985.