Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
anno <1991>   pagina <471>
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L'idea di Mitteleuropa 471
nata da un processo secolare di accessioni ad un piccolo nucleo centrale, l'Austria, modesto territorialmente e per consistenza demografica, di ter­ritori e popoli molto più vasti e numerosi, di diversa nazionalità e cultura, tedeschi, slavi e latini. Negli Stati ereditari degli Asburgo fu d'obbligo fin dall'inizio delle accessioni il metodo del compromesso istitu­zionale, della compattazione, sul quale potè inserirsi l'idea di una unità di destino plurinazionale pur nelle differenziazioni nazionali. La grande guerra del 14-'18 distrusse quell'unica realtà statuale, l'impero austro­ungarico, in cui si era inverata la Mitteleuropa come concetto politico-culturale, sintesi concreta di territorio e popolazione e istituzioni comu­nitarie. E fu conseguenza di moti nazionali di origine risorgimentale certamente, ma la crisi dell'idea e del progetto politico va ricercata anche all'indietro, sin dall'inizio del secolo, e nel momento cruciale del 1848, e néll'insorgere del nazionalismo tedesco, sino a che, proprio nel corso della prima guerra la proposta per una Mitteleuropa avanzata da Friedrich Naumann veniva identificandosi con quella di un blocco austro-tedesco economico-rnilitare per la supremazia in Europa.
Di questa possibile involuzione restrittiva dell'idea 'di Mitteleuropa aveva temuto già il Metternich. Il suo europeismo ha indubbiamente un'impronta tipicamente settecentesca, come ha ben osservato Chabod,5* poiché si accentrava sulla collaborazione e la solidarietà degli Stati storici non certo di quelli nazionali nel significato e nella concezione risorgimentale. Lo spirito di nazionalità, che spingeva all'indipendenza le singole Nazioni, gli appariva pregiudizievolmente in opposizione non tanto e non solo alla conservazione della Monarchia degli Asburgo nella quale egli peraltro vedeva l'area istituzionale della Mitteleuropa ma a quel novum recato nella società moderna e rivelatosi ancor più necessario dopo la traumatica esperienza del ventennio napoleonico. Quel novum è indicato dal Metternich nelle sue Memorie6) nella tendenza degli Stati ad avvi­cinarsi gli uni agli altri ed a formare una sorta di corpo sociale riposante sulla medesima base della grande società umana. Questo grande ideale che abbisognava del supporto delle istituzioni gli sembrava quanto ai rapporti interetnici ed interculturali realizzato nell'area della Monarchia degli Asburgo, dove più che in qualsiasi altro Stato della vecchia Europa la coesistenza ordinata delle varie nazionalità era la condizione stessa della sussistenza della Monarchia. L'elemento tedesco della Monarchia svolgeva a parere del Metternich la sua funzione di intermediazione con tedeschi e slavi e latini. Il più numeroso elemento tedesco della Germania avrebbe potuto e dovuto sviluppare una analoga funzione con una più grande Mitteleuropa dal Mare del nord alle Alpi, alle sponde settentrionali dell'Adriatico. Ma mancò a questo appuntamento ideale, e mancò sin dall'inizio, tra il 1815 e il 1848. Anche se incentrata sulla questione ger-
5j FEDERICO CHABOD, Storia dell'idea di Europa (a cura di Ernesto Sestan e Armando Saìtta), Bari, 1961.
6) Citato anche da F, Chabod, dalla traduzione italiana delle Memorie , Torino, 1943.