Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
anno <1991>   pagina <474>
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Umberto Corsini
della grande guerra. Rispetto alle letterature e alle 'Storiografie condizionate dai nazionalismi, la cultura mitteleuropea potè apparire quasi crepuscolare, delle ore del giorno nelle quali i toni si smorzano e i colori si affievoliscono, una cultura simboleggiabile nell'uomo di Musil, senza qualità non perché ne mancasse, -ma perché ne aveva molte e molte. Fu più cultura rive­latrice di un mondo spirituale in formazione che propositiva di forti ideali e di progetti politici come altrove si pensava che fosse dovere primario degli intellettuali e loro compito precipuo. Era rimasta come la settima sinfonia -di Schubert, un'incompiuta.
Sul piano delle istituzioni la Mitteleuropa ebbe invece una sua realtà effettuale, storica, coincidente con l'impero austro-ungarico, meglio dovreb-besi dire con i territori della Monarchia degli Asburgo segnatamente dopo il 1861 e dopo il 1867. Quelle istituzioni, oltre al Parlamento di cui si è già parlato, erano finalizzate ad equilibrare il potere centrale che si esercitava sull'intero territorio plurinazionale, plurilingue, pluriconfessionale con le diverse realtà dei singoli Reiche und Lander della Cisleithania e con il Regno d'Ungheria anch'esso plurinazionale, plurilingue e pluricon­fessionale. Il bilanciamento tra potere centrale e poteri periferici era raggiunto attraverso la ripartizione di materie di competenza, proprie del Parlamento e proprie delle Diete dei Regni e dei Paesi rappresentati nel Reichsrat, in un sistema di autonomie legislative ed esecutive molto articolato sino agii organismi di base e cioè le amministrazioni comunali.
Il problema del bilanciamento dei poteri, centrale e periferici, è problema di ogni Stato e ha trovato comunque e dovunque una sua soluzione, con la preminenza dell'uno o degli altri. In ciò non si ritro­verebbe nulla -di peculiare nello Stato degli Asburgo. La peculiarità sta nel fatto che la soluzione istituzionale data al problema ricadeva su uno spazio caratterizzato da un pluralismo di Nazioni storiche e di Nazioni senza storia e che quelle istituzioni valsero come un fattore coagulante della Mitteleuropa.
2. Il 9 ottobre 1814 il principe Cari August Hardenberg, cancelliere dello Stato prussiano, mentre si stava delineando il nuovo assetto politico-territoriale europeo e si ricercava su quali basi potesse poggiare la pace, proponeva al Metternich l'idea di un'Europa mediana, intermedia Europe inlermédiaire intesa come solidarietà tra le due grandi Potenze d'Austria e di Prussia alle quali sperava di avvicinare anche l'Inghilterra pur se territorialmente non ne faceva parte e se era disomogenea per dottrina e sistemi politici.
Cent'anni dopo, nell'ottobre del 1915 usciva dai torchi la Mitteleuropa di Friedrich Naumann, un'opera che ebbe un successo eccezionale mentre la guerra infuriava: centinaia di migliaia di copie vendute in Germania, traduzioni in francese, inglese, ungherese e anche in italiano a cura di Gino Luzzatto nell'ottobre del '18, quando ormai la guerra finiva.
s> FRIEDRICH NAUMÀNN, Mitteleuropa, Berlin, 1915. 9) Traduzione dà G. LUZZÀTTO Bari, 1918.