Rassegna storica del Risorgimento

GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
anno <1991>   pagina <479>
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L'idea di Mitteleuropa 479
connessioni e intersecazioni dei gruppi nazionali maggiori e minori nello spazio della Mitteleuropa, e a causa degli interessi divergenti delle stesse Potenze belligeranti che stavano per cogliere la vittoria sugli Imperi Centrali.
Le pagine dettagliate e penetranti di Leo Valiani,51 sul Congresso di Roma sono in proposito iUuminanti ed esaustive.
Ma il Congresso si svolgeva a Roma, nella capitale di uno degli Stati in guerra contro l'Impero; i rappresentanti politici delle nazionalità mino­ritarie agivano dall'esterno dell'Impero, emigrati nel corso della guerra, e sotto l'osservatorio delle Potenze dell'Intesa. Di maggior rilievo ci appare quel che avveniva all'interno dell'Impero, per seguire la crisi e il tramonto dell'idea di Mitteleuropa così come s'era realizzata nell'Impero e per accertare se essa persistesse ad esser considerata valida come mastice supernazionale anche nella dissoluzione dell'Austria-Ungheria.
Ci riferiamo alle giornate di Praga della metà di maggio 1918, un avvenimento non ignoto, ma meritevole a nostro avviso di maggior atten­zione sia per il suo carattere largamente popolare, sia perché si collocava in quella città ohe dopo Vienna era il secondo centro della Cisleithania per vivacità culturale ed economica, sia infine perché nello stesso momento in cui si recitava il de profundis per l'Impero si ricercavano nuove direttrici morali e politiche della Mitteleuropa.
4. L'occasione fu data dalle feste giubilali per il cinquantesimo anno dalla fondazione del Teatro Nazionale Boemo, ma di fatto si giunse ad un'assemblea di rappresentanti delle nazionalità minoritarie della Cisleithania di netto carattere politico e in un clima di larga e animata partecipazione popolare. Tra gli arrivi dei partecipanti e le loro partenze Praga fu letteralmente occupata dal 12 al 20 maggio da centinaia di aderenti ai partiti autonomistici e indipendentistici boemi, da deputati al Reichsrat e uomini politici delle diverse nazionalità invitati coi loro seguiti.
Già la sera del 12 maggio si era tenuta la seduta della Giunta per le celebrazioni; il 14 erano arrivati alla stazione ferroviaria Franz Josef più di cento Slavi del 'Sud, Polacchi e Ucraini accolti da circa 2000 persone; il 15 dinnanzi all'Hotel Oca d'oro a salutare ospiti stranieri partecipanti alle feste giubilali erano convenute circa 8000 persone; il 16 dal balcone dello stesso Hotel, il deputato Karel Kramàf già condannato a morte, tramutata la sentenza in quella del carcere e poi rimesso in libertà con la riapertura del Parlamento e Anton Nemec caporedattore del Pravo Lidu arringavano una folla di circa 18-20.000 persone, cifra questa con­fermata in tutti i rapporti di Polizia e della Statthalterei di Praga.16)
Oltre ai Cechi erano venuti a Praga rappresentanze di Slovacchi e Sloveni, Croati e Serbi, Italiani, Polacchi e Ucraini, (Bosniaci e Dalmati,
15) LEO VALI ANI, La dissoluzione dell'Austria-Ungheria, Milano, 19852, pp. 297-386.
16) Questi e gli altri atti in seguito citati trovami nello Statni ustrednì Archiv v Praze, Praga, la cui Direzione ringraziamo per la liberalità con cui ci ha consentito la consultazione dei fondi ancora nel 1982.