Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
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Umberto Corsini
convinzione che in questi tempi fatali i loro popoli debbano darsi garanzia l'un l'altro, che la vittoria dell'uno significhi anche la vittoria degli altri, che tutto questo lavoro non venga compiuto solo a favore dei loro popoli, bensì nell'interesse di tutti gli uomini e che esso promuova il progresso dell'intera civiltà e trasporti per sempre l'umanità, dopo i travagli di questo conflitto senza precedenti, dalla antica situazione di violenza internazionale e stragi in una nuova era, nella quale domineranno la riconciliazione tra i popoli che hanno ottenuto l'equiparazione dei diritti, l'uguaglianza tra i cittadini e la vera condizione di uomini .2n
5. A Praga il 17 maggio 1918 fu dunque firmato l'atto di morte della Mitteleuropa inverata nella Gesamtòsterreich: i popoli che ne erano parte avevano scelto di seguire ciascuno il proprio destino nazionale. Eppure qualcosa delle passate esperienze sopravviveva ancora, l'esigenza cioè
come si legge nella dichiarazione di unire i popoli in una comune federazione dotata di poteri decisionali, senza il prepotere di una Nazione sull'altra.
Questo timore attanagliava anche l'Ungheria. H conte Mihaly Karoly, capo dell'opposizione parlamentare, membro di una delle preminenti famiglie aristocratiche d'Europa, vedeva nella vittoria degli Imperi Centrali
lo sottolinea Valiani22) il pericolo dell'egemonia pangermanista sul-rAustria-Ungheria, e, dall'altro canto, nella sconfitta degli Imperi Centrali la fine di quel singolare Stato formato dai territori ereditari degli Asburgo che in qualche modo e con gravi difficoltà interne aveva pur realizzato una Mitteleuropa sovranazionale. Solo una pace concordata prima della sconfitta o della vittoria avrebbe evitato i due estremi. Alla Commissione esteri ungherese, a metà ottobre, Karoly avrebbe poi puntualizzato il suo pensiero in merito al frantumarsi della Mitteleuropa: il concetto di una Mitteleuropa con un legame sempre più stretto fra i popoli tedeschi è stata l'idea più. infelice di tutta questa guerra, perché è servita soltanto a prolungarne la durata.23)
Nei confusi giorni di fine ottobre, il 22, quando ancora non era giunto alla tesi di spezzare i legami con l'Austria, Karoly presentava al Parlamento di Pest una mozione che chiedeva la denuncia dell'alleanza con la Germania.
Ma ormai il processo di disfacimento era divenuto incontrollabile. Il 16 ottobre l'imperatore Carlo aveva lanciato ai popoli della Monarchia un proclama sulla base del quale l'Impero sarebbe stato trasformato in uno Stato federale nel quale ogni nazionalità avrebbe potuto costituirsi
21> Questo il testo agli atti del Ministero degli Interni di Vienna, dato qui in traduzione, MANLIO UDINA, L'estinzione dell'Impero austro-ungarico nel diritto internazionale, Trieste, 1933, pp. 4546, si rifa al testo, riassumendolo pur rispettandone i concetti ed i passi essenziali, pubblicato dal Politische Chronik der oesterreichisch-ungarischen Monarchia, fase. V, maggio 1918.
22) LEO VALIANI, La dissoluzione..., cit., p. 412.
23> Togliamo la citazione da GIULIO PRIMICERI, 1918. Cronaca di una disfatta, Milano, 1983, che accompagna il corso degli eventi militari con annotazioni riguardanti la situazione politica. Qui p. 53.