Rassegna storica del Risorgimento
GUERRA MONDIALE 1914-1918; MITTELEUROPA (IDEA)
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1991
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483
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L'idea di Mitteleuropa 483
in comunità politica sul territorio della sua dimora con la garanzia di autonomia ad ogni singolo Stato nazionale.
Era l'estremo tentativo per salvare la Corona, è vero, ma era anche l'unica via ancor possibile perché il comprensorio politico-territoriale della Mitteleuropa non si disintegrasse nei particolarismi nazionali.
Tentativo tardivo e insufficiente ormai. Eppur tuttavia al di là degli interessi dinastici dell'ultimo Asburgo, l'idea di una Mitteleuropa come un tutto formato da una pragmatica connessione di singole parti24) sopravvisse sino a che con la fine della guerra e coi trattati di pace non fu travolta.
Nel recitare un Requiem per un impero defunto?5) uno storico ungherese, Francois Fejtò, come molti altri, si è interrogato sulle cause del decesso e, nella scia della storiografia austriaca, le ha indicate prevalentemente in due fattori esterni alla Monarchia austro-ungarica: il pregiudizio massonico-liberale per cui si vedeva in essa il mondo del conservatorismo retrogrado e del clericalismo; le scelte delle Potenze occidentali europee e degli TJ.SA dopo il febbraio del '18 nel programmare la nuova carta politica d'Europa che indussero i negoziatori dei trattati di Versailles e di Saint Germain-en-Leje a sminuzzare il vecchio Impero, con una miopia le cui conseguenze si sarebbero viste poi.
L'immagine di un'Austria cocciutamente resistente alle istituzioni liberali e democratiche, e di un'Austria clericale accompagnò la storia europea per tutto il secolo, dal crollo di Napoleone alla fine della prima guerra mondiale. Ma è un'immagine che se sottoposta a più serena analisi va sicuramente riformata, almeno per il periodo successivo agli anni '60-70 dell'Ottocento.
Francesco Giuseppe era, o per lo meno si lasciava figurare come un bacchettone tutto altari e preti, ma poche volte si allontanò dall'indirizzo
2*) Dichiarazioni del Ministro degli Esteri conte Burian nella seduta della Commissione degli Esteri delle Delegazioni dell'Impero, del 16 ottobre 1918. Il testo che qui trascriviamo nel suo passo più significativo ci è stato fornito dalla cortesia degli amici Nikolaus Vielmetti e Peter Urbanitsch di Vienna, che qui ringraziamo. Esso si trova nell'ultimo volume 1917-18 degli Stenographische Protokolle der De-legation des Reichrates.
... Die Monarchie und deren Volker stehen vor der Entscheidung ihrer kunftigen interoationalen Stellung, wclche ihr Wohl und Wehe in sich schliesst. Die einzelnen Teile der Monarchie bilden in ihrem pragmatischen Zusammenhalte ein Ganzes, das nach aussen einheitlich kraftVoH zu wirken bestimmt ist. Die Volker Ósterreich-Ungarns, die in diesem Kriege zur Verteidigung des Bestandes der Monarchie und zur Sicherung jhrer kunftigen Entwicklung eingetreten sind, werden auch in Hinkunft trotz alleni. was sie beute zu trennen scheint, auf den Zusammenschluss zu einem einheitlichen Machtfaktor angewiesen seni. Mògen alle Kreise der Monarchie von diesel* Erkenntnis, die sich aufbaut auf die dauemdcn Grundprinzipicn dieser Staatenvereinigung, erftillt seni und die gemcinsamc Rcgierung bei der ihr oblicgenden Vertretung der Interessen der Volker Ósterreich-Ungarns in der kommcnden Verhandlungsperiode kraftvoll unter-stutzen. ... .
25) FRANCOIS FEJTÒ, Requiem per un Impero defunto. La dissoluzione del mondo austro-ungarico, Milano, 1990.