Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <487>
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MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE
Pubblichiamo in questa rubrica il testo della conferenza tenuta dall'autrice all'Università popolare romana, perché in essa si illustra, accanto alla figura di Aurelio Salmona, miche la consistenza del suo archivio.
Quell'archivio che Gabriella, Irene e Aurelio Pontecorvo hanno voluto che entrasse a far parte delle collezioni del Museo Centrale del Risorgimento.
Con la promessa di mettere al più presto queste carte a disposizione degli studiosi, l'Istituto rinnova il suo grazie alle generose donatrici.
UN TRIESTINO A ROMA: L'AVVOCATO AURELIO SALMONA (1870-1890)
È mio dovere precipuo ringraziare il presidente e tutto il comitato dell'Università popolare romana che mi permettono oggi di ricordare la figura del mio avo materno, l'aw. Aurelio Salmona che, nato a Trieste nel marzo 1852, fu profugo in patria dal 1870, a poco più di diciotto anni di età; visse ad Ancona e a Firenze; poi, col trasferimento della capitale a Roma, stabilì qui la sua dimora, restandovi fino alla morte prematura, nel maggio 1890, a soli trentotto anni.
L'interesse che suscita la sua figura di uomo è dovuta al fatto che l'archivio da lui lasciato in eredità rappresenta senza dubbio una fonte preziosa per le radici di quel movimento denominato Irredentismo che ebbe il suo momento cruciale tra il 1878 e il 1882. Vediamo in rapida sintesi la consistenza di detto archivio: cinque volumi di copia-lettere formati da circa quattrocento veline ognuno; un complesso di numerose corrispondenze coi maggiori rappresentanti dell'Irrendentismo, come il gen. Giuseppe Avezzana, Matteo Renato Imbriani, Eugenio Popovich, Gio­vanni Bruffel; vari documenti autografi, atti e verbali di riunioni di Associazioni pubbliche e private; minute di articoli, giornali e volantini dell'epoca.
Questi documenti, attraverso cui filtrano i sentimenti patriottici più profondi dei nostri padri, mettono in luce quelle zone marginali del­l'Irredentismo che, generalmente rimaste in ombra, furono, invece, deter­minanti per la formazione spirituale che portò alla redenzione.
Desidero innanzi tutto far conoscere quali furono il pensiero domi­nante e l'aspirazióne di Aurelio Salmona, come appaiono chiaramente da una lettera datata 23 novembre 1878 che potremmo chiamare lettera-programma di vita. Vi si legge:
Ogni preoccupazione relativa alla mia individuale felicità oggi deve cedere