Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <496>
immagine non disponibile

496
Aurelia Pont ecorvo
elevò formale protesta contro mio nonno e ritornò all'attacco diretto per scalzarlo dalla posizione che aveva raggiunto negli Uffici del Senato; ma la risposta del Mancini al riguardo è sferzante: La nomina degli impiegati del Senato esulava dalle competenze del Governo; peraltro il Salmona era meno pericoloso al Senato che occupato in altri posti dove sarebbe più facilmente sfuggito alla sorveglianza delle Autorità.
Traccia visibile della incessante persecuzione di cui il Salmona era oggetto, appare nella frase contenuta in una sua lettera al fratello Moise dove, tra l'altro, dice: Tu devi sapere che da quando rivesto la carica di revisore le mie attribuzioni sono diventate assai delicate ed urgente la presenza personale mia la cui assenza verrebbe fatta segnalare da taluno che mi vede al mio posto come spina nell'occhio .
Non potrei concludere questo ricordo del nonno se lasciassi nel­l'ombra un'altra sua attività insospettata nel turbine delle schermaglie politiche e dei pericoli della vita: alludo al collegamento che egli aveva instaurato tra i movimenti di liberazione straniera non solo per le pro­vince di Trieste e di Trento, ma contemporaneamente per la Bosnia ed Erzegovina, per la Grecia e per l'Ungheria, in una parola per i popoli della penisola balcanica, caduta sotto l'oppressione austriaca e turca.
Infine, un uomo della tempra e dell'intelligenza del Salmona non poteva essere insensibile alila cultura letteraria del suo tempo: l'archivio Salmona conservava la minuta, scritta di pugno dal nonno, del programma e persino della veste tipografica di quella rivista Archivio storico della Venezia Giulia e Tridentina, che secondo anche quanto afferma lo storico triestino Attilio Tamaro, fu fondata ned 1881 dagli allievi della scuola carducciana Picciola e Zenatti e della quale restano ancora quattro inte­ressantissimi volumi, rivista che voleva attuare il programma di Carlo Combi, cioè la rivendicazione dell'Istria agli studi italiani . Detta minuta, or sono molti anni, è stata da me donata alla Biblioteca Civica di Trieste che conserva i volumi dell'Antologia sopracitata.
Le testimonianze precedenti sollevano in un clima di intensa maturità intellettuale la singolare personalità di Aurelio Salmona, che volle chiudere in un velo di modestia le doti del suo spirito e del suo onore. E l'aver contribuito al sostegno delle finalità irredentistiche del secolo passato prova che l'irredentismo deve divenire patrimonio sempre più vasto e conquistare una finalità etica. Abbandonarlo significherebbe dare l'oblio alla memoria storica degli esuli e prima ancora alla dignità, alla civiltà e alla giustizia umana.
Il Risorgimento, come ha detto il sen. Giovanni Spadolini, non sia mitizzato; vengano invece studiati gli uomini che lo fecero, i loro senti­menti, le loro azioni, i loro pensieri. Oggi, come ieri, è necessario che si raggiunga l'unione tra i popoli in spirito di uguaglianza e di libertà.
AURELIA PONTBCORVO