Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <500>
immagine non disponibile

500
Libri e periodici
qualità.
Paolo Alatri, prendendo in esame la lotta in Francia dei Parlamenti contro l'assolutismo, puntualizza che questa era condotta a beneficio dei privilegiati e non della nazione; da parte sua Fernanda Mezzanti Pepe si occupa di Brissot de Warville, che, non ritenendo adatti a garantire la libertà gli ordinamenti inglesi, si ricollegava a quelli americani, sui quali ha parlato anche Giuseppe Butta.
I modelli approntati in Francia durante lo straordinario fervore rivoluzionario sono indagati da Antonio Coco, mentre Catherine Larrère si sofferma sul governo rappresentativo teorizzato da Sieyès; il contributo di Paolo Viola è incentrato sullo sparti­acque del 1792, quando cioè mutò la sovranità e si cominciò a concepire la rivoluzione non .più come un evento fisiologico, quello dell'89 , ma come un fenomeno patologico la catastrofe a cui bisognava trovare cause occasionali (p. 261).
Lo scritto di Zeffiro Ciuffoletri verte sulla teoria del complotto controrivoluzionario, come parte integrante dell'ideologia rivoluzionaria, in cui 'l'immaginario diventa uno strumento reale impiegato ad uso della politica del giacobinismo al potere <p. 248), mentre quello di Eluggero Pii è dedicato al 1796-99, quando anche in Italia fiorì la ricerca di un modello politico per creare nuove istituzioni idonee a risolvere i problèmi della penisola.
Citiamo infine due contributi, quello di Fabrizio Bracco e di Leonardo La Puma, dove sono presi in esame alcuni pubblicisti, storici ed ideologi della democrazia, che ripensarono la Rivoluzione francese esaltando o rigettando il modello giacobino col fine di estendere le libertà sociali e politiche a tutti i cittadini.
A conclusione di questa succinta rassegna, possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un volume riuscito, che discute di tematiche complesse ed articolate con contributi di buon livello e ricchi di problematiche.
GIOVANNI LUSERONI
STEFANO PILLININI, II Veneto Governo Democratico in tipografia. Opuscoli del periodo della Municipalità Provvisoria di Venezia (1797) conservati presso la Biblioteca della Deputazione di Storia Patria per le Venezie. Saggio introduttivo e catalogo; Venezia, Comune, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Sistema bibliotecario, 1990, in 8, pp. 9816 taw. S.p.
Il bicentenario della Rivoluzione Francese e l'approssimarsi della stessa ricorrenza per le repubbliche giacobine italiane rendono particolarmente interessante questo lavoro di catalogazione, da parte di Stefano Pillinini, degli opuscoli del periodo della Muni­cipalità Provvisoria di Venezia conservati presso la biblioteca della Deputazione di Storia Patria per le Venezie Si tratta di un catalogo di cinquecento opere, accuratamente schedate, che con il loro stesso numero testimoniano dell'intensa attività editoriale dell'epoca. Un'attività che sottintende, ovviamente, un ancor più intenso dibattito politico, dato che i cinquecento opuscoli stampati nella città di Venezia (che solo di questi si tratta) negli otto mesi di vita del governo democratico rappresentano una produzione dì due opere al giorno.
Tra gli opuscoli sono da notare, con particolare interesse, quei quaranta scritti in dialetto veneziano, destinati a far più facilmente penetrare le idee democratiche