Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
anno
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1991
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pagina
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501
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Libri e periodici = 501
tra il popolo dato che, come era stato detto dal Comitato di Pubblica Istruzione della Municipalità <che aveva, tra l'altro, l'ispezione sopra tutto ciò che concerne l'educazione repubblicana ), si erano stampali fino ad allora vari discorsi al popolo [...] ma tutti in lingua toscana poco intangibile dal popolo minuto .
Una preziosa guida, quindi, per quanti vorranno esaminare, anche in aspetti apparentemente minori* la vita di Venezia democratizzata.
A maggiormente valorizzare quest'opera di catalogazione c'è poi il breve ma denso saggio introduttivo sulla stampa e gli stampatori a Venezia durante l'effimera stagione democratica, con accenni assai notevoli alle problematiche relative, quali quella del diritto d'autore o l'altra, assai più delicata, sulla censura delle pubblicazioni a stampa. A quest'ultimo proposito è molto interessante osservare l'evoluzione o, forse, meglio l'involuzione di tendenza che porta progressivamente ad un sempre maggior controllo che culminerà, il 24 novembre 1797, con la nomina di persone a riveder le carte, che devono esser stampate .
PIERO CROCIANI
CARMELITA DELLA PENNA, Aspetti della vita sociale ed economica dell'Abruzzo marittimo nella statistica murattiana; Chieti Scalo, Editrice Vecchio Faggio, 1990, in 8, pp. 153. L. 24.000.
Di fronte ai documenti a base di cifre, di documenti statistici, chi oserà affermare che qui non abbiamo la realtà j oggettiva ', piena, intera, matematica, senza riserve né veli? . Quest'interrogativo, posto da Chabod sulla fondatezza delle analisi statistiche, è risolto dallo stesso maestro con la risposta in verità, anche i rilievi statistici procedono attraverso uomini, per mezzo dell'opera di uomini; e anche essi sono passibili di possibilità di variazione, per cui nemmeno in questo caso si ha la riproduzione assoluta della realtà oggettiva e di questa sola . Mutano precisa ancora Chabod i criteri, i c modi ' del rilievo statistico: di qui, ancora, possibilità di dati non concordanti .])
A queste osservazioni, che non negano validità e peso alle indagini numeriche ma le situano nei loro tempo e nelle loro occasioni, siamo tornati nel leggere il volume di Carmelita Della Penna, un lavoro insieme critico e cosciente della rilevazione murattiana. I limiti, la discutibilità e l'opinabilità, non sfuggono davvero all'autrice, che, come ha posto in risalto Antonio Saladino nell'attenta e motivata presentazione, integra, correda e confronta le risultanze con altre redazioni della Relazione e con documenti tratti dagli archivi provinciali e dall'Archivio napoletano.
Carmelita Della Penna preannunzia il completamento della ricerca con una nuova indagine sui territori montani dell'Abruzzo, così da avere il quadro completo e pieno di una realtà regionale variegata e dalle articolazioni spesso contrapposte.
L'analisi sull'Abruzzo marittimo è, però, già utile strumento per approfondire il discorso su un'area dell'Italia meridionale, non atipica e non isolata.
0 F. CHABOD, Lezioni di metodo storico, Bari, Laterza, ed. 1973, pp. 114-115.