Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
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1991
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pagina
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512
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512 Libri e periodici
il volume non centra il suo obiettivo: resta tuttavia l'aspirazione ad un approccio multidisciplinare, nel quale ciascuno degli interventi illumini il fenomeno migratorio da una particolare prospettiva, contribuendo, così, ad una sua definizione.
GIUSEPPE FRESA
Emigrazione. Memorie e realtà, a cura di CASIMIRA GRANDI; Trento, Provincia Autonoma, 1990, in 8, pp. 493. S.p.
Guido Pescosolido, nel tracciare il bilancio sugli ultimi venti anni della storiografia nazionale nel periodo 1870-1915, ha fondatamente notato che studi su rapporti di produzione, stratificazione sociale, forme di insediamento, livelli di vita, urbanizzazione, emigrazione, ecc., si sono susseguiti negli ultimi lustri in misura quantitativamente e qualitativamente considerevole, confermando a vari livelli e da diverse angolature l'entità imponente delle trasformazioni sociali avviate nella seconda metà del secolo scorso e consolidate nell'età giolittìana. Agli studi già segnalati [...] vanno aggiunti [...] quelli che hanno affrontato l'imponente nodo dell'emigrazione, con tutte le sue implicazioni di ordine demografico, economico, sociale e politico ,J)
L' imponente nodo dell'emigrazione , con una attenzione speciale al Trentino-Alto Adige, al Veneto e al Friuli, ma con altri interessanti articoli di carattere generale, con consuntivi e con indicazioni di prospettive per nuove indagini, è stato studiato nel volume, frutto di un convegno specifico, in cui si parla del fenomeno, inteso nei suoi termini essenziali e più significativi, memorie e realtà.
D'altra parte, nel Veneto non poteva soltanto essere la memoria per un fatto che l'ha condotta, con dati assunti su base secolare (1876-1976), ad essere la regione italiana con il maggior numero di emigrati -(oltre tre milioni). Anche nella fase successiva alla seconda guerra mondiale, il Veneto e il Friuli sono tra le regioni settentrionali le uniche ad avere tassi migratori superiori al 10 per mille.
Le relazioni e le comunicazioni per tornare al volume, curato da Casimiro Grandi appaiono organiche, tutte ben informate sulla consistenza e sulla complessità del tema con radici tanto profonde e cause sociali tanto avvertite. I contributi generali sono dovuti ad Emilio Franzina (Emigrazione e immigrazione all'estero lontano ; pano-ramica degli studi storici), a Gianfausto Rosoli {L'emigrazione italiana nel secondo dopoguerra: bilancio dell'esperienza migratoria e delle politiche sociali) e a Francesco Paolo Cerase (Bilancio e prospettive per uno studio sull'emigrazione), lì primo rappresenta un bilancio completo delle analisi storiografiche compiute o in corso sull'esperienza migra* toria; in quello di Rosoli, al solito ricco di indicazioni, appaiono particolarmente centrate le pagine, che colgono il nodo della poco felice politica condotta dai governi italiani democratici mentre di Cerase sono quanto mai convincenti le parole conclusive sulla
i) G. PESCOSOLIDO, // periodo 1870-1915, in La storiografia italiana degli ultimi vent'anni. ITI. L'età contemporanea, a cura di L. DE ROSA, Bari, Laterza, 1989, p. 63.