Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
anno
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1991
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pagina
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518
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518 Libri e periodici
politico-sociali e la vita dei partiti nella regione.1)
Riguardano l'ambito cronologico della nostra rivista gli studi Politica e società nel Maceratese dall'Unità al fascismo, già in AA.W., La Provincia di Macerata. Ambiente, cultura e società, a cura di G. Castagnai! Macerata, 1990, pp. 119-127; / repubblicani marchigiani e l'irredentismo, già in AA.W., Miscellanea di studi marchigiani in onore di Febo Allevi, a cura di G. Paci, Agugliano, 1987, pp. 367-374; Lucifero dall'interventismo al fascismo, già in AA.W., Lucifero , un giornale della democrazia repubblicana, a cura di G. Gastagnari e N. Lipparoni, Ancona, 1981, pp. 291-311 ed, infine, Alcuni periodici democratici e repubblicani delle Marche, già in AA.W., La stampa democratica e repubblicana nelle Marche (1867-1925), a cura di G. Castagnari, Ancona, 1986, pp. 54-57, 75-77, 91, 92, 119-123, 156, 157, 159, 160, 161-163, 179, 180.
Non condividiamo per nulla l'affermazione di modestia, fatta dall'autore nella presentazione. Millozzi si dice consapevole del carattere non organico dell'accorpamento dei contributi sulla recente storia politica delle Marche. Se è vero ed è indubbio sia impossibile parlare di una storia della regione, è pur vero ed è indubbio che i lavori, redatti in tempi diversi ed in occasioni diverse, offrono stimoli e suggerimenti non trascurabili e si pongono come modello per analoghe ricerche su altre aree, carenti di studi e di analisi nei settori politici e partitici.
VINCENZO G. PACIFICI
SERGIO BENVENUTI, 1 principi vescovi di Trento fra Roma e Vienna. 1861-1918; Bologna, Il Mulino, 1988, in 8, pp. 428. L. 40.000.
Nei primi anni della Restaurazione fu quasi inevitabile il riavvicinamento tra le posizioni della Santa Sede e quelle del governo imperiale di Vienna. In nome dei comuni interessi controrivoluzionari il Vaticano si mostrò propenso a temperare le correnti ultramontane, che dopo il 1815 avevano preso piede anche negli Stati asburgici, mentre l'Austria accondiscese ad attenuare il proprio giuseppinismo regalistico al fine di agevolare alla Chiesa imperiale il compito di rinsaldare presso le classi popolari la fedeltà alla religione e all'autorità. Dopo la rivoluzione del 1848 l'avvicinamento parve avviato sulla strada di un accordo organico con il Concordato del 1855, che pose le premesse di una vera e propria posizione di privilegio della Chiesa cattolica in Austria, assicurando ai vescovi una più larga autonomia di fronte al potere politico e rinsaldando, dì conseguenza, il loro legame con Roma. L'accordo ebbe, però, breve vita; i governi
i) Si segnalano, a proposito degli studi sui partiti e gruppi politici, i lavori di G. CHIARÉTTI, // movimento cattolico a San Benedetto, Ripatransone e Montalto Marche tra Ottocento e Novecento. Appunti per una ricerca, Negrar (Verona), Ed. Il Segno, 1988, e il volume // Partito Popolare Italiano nelle Marche (Atti del Convegno organizzato dal Centro Studi don Giuseppe Riganélli e dalla rivista Marche Contemporanee. Fabriano, 1-2 dicembre 1989), a cura di G. Crinella, Urbino, QuattroVenti, 1991.