Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
anno
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1991
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pagina
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529
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Libri e periodici
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Il fenomeno raggiunse il suo apice tra il 1875 e il 1876 ma rimase una costante della realtà locale fino agli anni Quaranta del nostro secolo. Partirono un gran numero di contadini, pochi artigiani, alcuni preti senza alcun sostegno, fuggendo da un contesto socio-politico insostenibile verso il miraggio della terra libera . Questo esodo è ampiamente documentato da Grosselli, attraverso dati statistici, documenti, articoli, dibattiti pubblici e privati.
Nel secondo volume Colonie Imperiali nella terra del caffè l'autore parte da un approfondimento delle condizioni che determinarono il flusso migratorio facendo un passo indietro per esaminare le origini del fenomeno fin dai primissimi anni dell'Ottocento. Passa quindi a trattare del contesto storico del Brasile nel secolo scorso per poi analizzare in dettaglio la situazione nel territorio di Espirito Santo, infine esamina le colonie imperiali di Santa Leopoldina e Rio Novo.
Dove cresce l'araucaria ripropone lo schema dei volumi precedenti. Si parte, questa volta, dall'esame del territorio del Primiero, località trentina dove, fino al 1918, era il confine italo-austriaco, per raccontare poi le vicende di questa comunità in larga parte emigrata in Paranà. Particolare rilievo è dato anche al luogo di ricezione dove poi si inseriscono le mille storie degli emigrati.
L'ultimo lavoro di Grosselli Da schiavi bianchi a coloni. Un progetto per le fazendas si inserisce in problematiche più ardue rispetto ai precedenti; frutto di una rigorosa ricerca documentaria, prende in esame lo Stato di San Paolo e la coltivazione del caffè dallo sfruttamento degli schiavi all'utilizzo di manodopera europea. L'autore si addentra poi nelle condizioni di vita dei trentini a San Paolo, le lotte, i sacrifici, il loro ruolo nello sviluppo economico del paese e l'opposizione austriaca all'emigrazione in Brasile. L'ultima parte del libro, seguendo la consuetudine dei lavori di Grosselli, analizza fatti specifici che integrano il discorso teorico.
In appendice è riportato un racconto En confadin de Meano che s'ha fot bon brasiliano di Guilherme Vitti, storico popolare delle località trentine di Sant'Anna e Santa Olìmpia, nato a Sant'Anna nel 1915, che narra le vicende della gente trentina. Non è questa l'unica esperienza in tal senso fatta da Grosselli che nel 1989 ha curato Là per me era come un paradiso. Memorie di Luigi, emigrato trentino. È la vita di un uomo, nato ai primi del secolo, cresciuto in un Trentino dal paesaggio incantato ma costretto per fame ad emigrare in Brasile; la terra di ricezione si sovrappone lentamente a quella di origine che riaffiora di tanto in tanto per ribadire una spaccatura ormai incolmabile.
Con questi due ultimi esempi Grosselli conferma una costante della sua attività nell'attenzione riposta su opere popolari e tradizioni orali che palesano la sua formazione sociologica. Questa impostazione, per la quale è stato a volte rimproverato, in realtà arricchisce notevolmente la sua opera.
È vero, ì suoi libri, scritti con linguaggio chiaro e fluido, sono prima di tutto un romanzo dell'emigrazione , scritto con passione e partecipazione, ma le tabelle, gli apparati, la ricca documentazione tratta da archivi nazionali ed internazionali ne fanno anche un lavoro di alto rigore scientifico. Si tratta, nel complesso, di testi che attraggono il lettore comune avvicinandolo ad un importante capitolo della nostra storia ma che sono indispensabili anche allo specialista che da oggi non può prescindere da questo fondamentale studio.
STEFANIA MAGLIANI