Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; MOTI 1820
anno <1921>   pagina <74>
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74 M. Menghiui
plesso fecondo della mia patria e della vostra nelle prossimo battaglie dell'Indipendenza e della Libertà.
Per noi, come per voi, o Italiani, i tentativi e gli esperi­menti del passato recarono il loro frutto. I destini sono maturi. Esaurita la serie delle prove, consumata ogni speranza di con­vertire al diritto elementi radicalmente avversi ad ogni sviluppo di vita non resta all' Ungheria, all'Italia, alle nazioni conculcate dal dispotismo, che sorgere, nella propria virtù, sovra un ter­reno sgombro da ogni inciampo di bugiarde forme, senz'altro legalità, fuor quella, che l'eterna mente ripose nell'ordine na­turale delle cose umane, assegnando ai diversi popoli vocazione, facoltà e diritto di progressi spontanei nell'armonia dei doveri comuni.
La nostra causa e la vostra s'intrecciano nelle origini, nei patimenti, nel fine. La casa d'Absburgo fu morte all'Ungheria, come all'Italia.
A voi, collegata colla romana corte, spegneva, dando il braccio all'inquisizione, ogni favilla di genio e di virtù nazio­nale, e ritardava di tre secoli e mezzo il risorgimento inaugu­rato dai vostri filosofi e dai vostri martiri del secolo XVII. i noi strappava una dopo l'altra le nostre antiche franchigie il diritto d'elezione dei nostri re l'armi proprie la libertà di coscienza rispondeva alle proteste colle rapine e col ferro, alla generosità magiara, che salvò tre volte l'impero, col tòrci l'indipendenza. In cambio dell'oro e del sangue prodigato per lei, ci profuse menzogne, tradimenti, patiboli
Comprimendo l'Ungheria, cooperando a lacerare la Po­lonia e l'Italia, togliendo missione e vita propria a tre generose nazioni, l'Austria apriva un'immensa lacuna nel seno della ci­viltà europea, rompeva le dighe interposte al torrente delle bar­barie, feriva nel core la moderna cultura. E quali compensi recava all'enorme furto? TI vassallaggio di se stessa alla Russia.
La casa d'Absburgo e la negazione, il male, l'assurdo dell'Europa civile. Essa ha gettato l'ostilità, la dissoluzione, la morte nel seno delle genti cristiane per farle sua preda. Sten­dendo da un lato la mano al papa, l'altra alla zar, ha tentato e tenta di spegnere l'umana coscienza sotto il doppio peso della menzogna e della forza brutale. Non fondata sovra alcun inte­resse conforme alla natura delle cose, senza altra ragione di esistere che l'egoismo d'ima famiglia e di pochi sgherri venali,