Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
anno
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1991
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pagina
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533
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I Libri e periodici 533
ANGELO SINDONI, Vito D'Ondes Reggio. Lo Stato liberale, la Chiesa, il Mezzogiorno (Collana Il pensiero politico e sociale dei cattolici italiani , 12); Roma, Edizioni Studiura, 1990, in 16, pp. 226. L. 24.000.
Poenitens se peccasse / conculcata Ecclesiae Catholicae iura defendere studuit : è l'epitaffio che Vito D'Ondes Reggio volle ad eterno suggello di un'esistenza animata, difficile e sofferta.
D'Ondes Reggio è divenuto famoso ed è stato celebrato per quella sua dichiarazione di principio, pronunziata a Venezia nel corso del I Congresso cattolico del giugno 1874 e ripetuta da allora per tutti i 30 anni di vita dell'Opera dei Congressi, che recava, tra le affermazioni salienti, il rifiuto del liberalismo e della tirannide da parte del Cattolicesimo e la definizione di questo come dottrina che il Sommo Pontefice, Successore di S. Pietro, Vescovo di Roma, Vicario di Gesù Cristo, Dottore infallibile della fede e della morale, insegna, e solo dalla sua Cattedra o congiuntamente coi Vescovi successori degli Apostoli .
Un testimone oculare, citato da Olgiati, così ricostruisce l'intervento del barone palermitano all'assise veneziana: Nella prima seduta generale, dopo che il Patriarca card. Trevisanato di veneranda e cara memoria, ed il duca Salviati avevano tenuto breve discorso, vedevasi avanzarsi dal seggio della Presidenza un uomo venerando, un uomo che fu e sarà sempre una vera gloria della nostra Italia, il barone Vito D'Ondes Reggio, il quale cominciò a leggere una sua dichiarazione dicendo: Il Congresso è cattolico, nient'altro che cattolico . lo mi trovava nelle ultime file dei congressisti: e a queste parole vidi sul volto di tutti manifestarsi alta meraviglia, vivo stupore; non si capiva a che queste parole volessero alludere. Ma quando quel grande proseguì dicendo: perché il Cattolicismo non è né liberale né tirannico; è una dottrina compiuta che non ammette aggiunti, i quali sarebbero scismi o eresie , allora s'intese che si voleva far solenne professione di quei puri principi cattolici, ai quali si oppongono necessariamente tutti gli errori compresi sotto il nome mentito di liberalismo. E fu un prorompere unanime in un fragoroso e lunghissimo applauso, che ad ogni nuova parola di quella nobile dichiarazione si ripeteva più vivo, costringendo l'oratore ad interrompere e rifarsi nella lettura più volte. Ci guardavamo sorridendo gli uni gli altri, facevamo cenni di affermazione col capo; si gridava: così, non altrimenti; quella è la nostra convinzione, quella è la nostra fede; ed a molti scorrevano dal ciglio soavissime lacrime, perché quanti si trovavano presenti, sentivano nel fondo dell'anima il gaudio di vedere un popolo labii unius, cor unum et anima una, come ai primi giorni del Cristianesimo a.1)
Il volume, curato da Angelo Sindoni, secondo la linea della collana, in cui è inserito, Il pensiero politico e sociale dei cattolici italiani , diretta da Fausto Fonzi e Claudio Vasale, presenta, dopo un'ampia e dettagliata introduzione, la sezione antologica con testi inediti ed editi, con lettere fino ad oggi mai pubblicate, con discorsi parlamentari, con la famosa dichiarazione di principio del 1874, cui abbiamo già fatto
1) F, OLGIATI, La storia dell'Azione Cattolica in Italia (1865-1904), Milano, Società editrice Vita e pensiero, 1920, pp. 73-74.
?) In occasione del centenario è apparso il saggio di G. DRAGO, A cento anni dalla morte di Vito D'Ondes Reggio Deputato e Capo del Movimento Cattolico, in Pio IX, XV (1986), n. 3, pp. 291-308.