Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <534>
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534 Libri e periodici J
cenno, e con gli interventi svolti al secondo e al quinto congresso cattolico (1875 e 1879). Le ultime pagine del volume sono riservate alla nota critico-bibliografica, densa delle citazioni e delle segnalazioni essenziali. Sindoni, a nostro avviso, ha ragione nel momento in cui rileva almeno tre aspetti della figura di D'Ondes da approfondire: il ruolo in campo parlamentare, il suo influsso sulla nascita della mentalità intransigente e il peso dello studioso di filosofia del diritto.
Ora, anche se rimangono questi problemi da superare e questi angoli oscuri da illuminare, il lavoro di Sindoni offre un contributo largamente positivo ed esaustivo per un'analisi dell'opera, dell'azione e degli atteggiamenti di un uomo, sull'attualità delle cui intuizioni pochi oggi possono dissentire.
Negli anni giovanili seguace di Romagnosi, D'Ondes è, dai primi anni Trenta fino alla rivoluzione siciliana dei 1848, magistrato. Diviene quindi deputato nel marzo e ministro ad agosto di quell'anno. Dopo il fallimento di quella breve stagione, densa di emozioni e di speranze, è esule in Piemonte e nel 1854 risulta vincitore della cattedra di diritto costituzionale ed internazionale all'Università di Genova.
Contrario alla scelta accentratrice e favorevole all'autonomia amministrativa della Sicilia, è eletto, nel febbraio 1861, deputato per il collegio di Canicattì: inizia un decennio intenso ed operoso, nel corso del quale cadranno tutte le illusioni e al termine del quale il rammarico per la sorte del pontefice porterà ad una amara ma eloquente rinunzia.
È limitato ad un esame dell'attività svolta nella prima legislatura il brillante saggio di Rodolfo De Mattei sui tre cattolici siciliani Amari, D'Ondes Reggio e Ugdulena, ma è sufficiente prova degli intenti del barone, spirito ardentissimo e pugnace , tanto severo da giudicare Cavour uomo di molto genio, di poco sapere, di niuna convinzione e tanto orgoglioso e coraggioso da dirsi con Quintino Sella: solo indipendente: chi mi vuole seguire mi segua, chi non mi vuol seguire non mi segua >M Il pensiero di Ondes è esaminato in una visione d'insieme, adeguatamente critica, nelle sue luci e nelle sue ombre, da Frattini.4)
Orazio Cancila, a proposito delle vicende elettorali del barone, ha scorto nel suo successo del 1865 nel IV collegio di Palermo, l'indizio più fondato dell'ingresso dei cattolici nella lotta politica e, sempre sull'atteggiamento dei cattolici, ha fatto risalire la decisione favorevole alla partecipazione nelle competizioni amministrative, adot­tata nel Congresso cattolico veneziano, alle sollecitazioni dell'ormai intransigente D'Ondes Reggio.3)
3) Interventi parlamentari citati da R. DE MATTEI, Tre cattolici siciliani al primo Parlamento italiano, in G. AMBROSETTI - F. DELLA ROCCA - R. DE MATTEI -G. DE ROSA - F. PONZI A. C. JEMOLO - G. MARANINI - E. PASSERIN D'ENTRÈVES -M. VAUSSARD, / cattolici e il Risorgimento, Roma, Istituto Luigi Sturzo - Editrice Studium, 1963, pp. 86-87.
4) E. FRATONI, // pensiero politico di Vito D'Ondes Reggio, Brescia, Morcel­liana, 1964.
5) o. CANCILA, Palermo, Bari, Laterza, 1988, pp, 133 e 145.
D'Ondes, dopo l'esito favorevole del voto, dovette dimetterai per essere stato sorteggiato tra i deputali professori in eccedenza . Fu rieletto nelle suppletive del marzo 1866, che gli costarono l'abbandono della cattedra, e nel 1867. Nel 1870 fu