Rassegna storica del Risorgimento

DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; MOTI 1820
anno <1921>   pagina <75>
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Lutigi KomWh. nel suo carteggio con ùiuiseppa Mazzini 75
essa racco manda a stento i suoi giorni all'assassinio organizzato e alla barbarie disciplinata de' suoi pretoriani.
I È tempo che l'umanità sia vendicata da questa abbomi-nazione. È tempo che ì popoli trascinati dall'arti della tirannide spirituale e materiale nelle stretture dell'egoismo rientrino nelle aperte vie della libertà e dell'associazione.
Né l'impresa 'è-soverchia ai volenti. L'errore e il male hanno in sé medesimi le leggi fatali della loro rovina. Non v'ha ohe il vero e il bene che siano progressivi. La protesta delle nazioni contro l'oppressione dell'Austria penetra più profonda­mente nelle file stesse dell'esercito. Sotto capi che non cono­scono patria, né Dio, freme una moltitudine di fratelli che com­batteranno con noi. Negli strumenti stessi di sua difesa, l'im­pero troverà la sua morte.
Italiani 1 le sorti dell'Ungheria sono strettamente legate colle nostre. Congiunti con voi nella battaglia, Io saremo dopo la vittoria, innalzando insieme, fra gli inni de' Popoli redenti, un tempio glorioso ai nostri martiri sulle rovine della casa d'Ab-sburgo, felici se ci verrà da Dio la benedizione di cominciar primi la lotta della libertà europea contro il dispotismo.
: Quando giunga l'ora del riscatto e giungerà in ogni modo per noi, s'altri s'arresta Milano e Pestìi, ricordando gli errori del passato suoneranno simultaneamente la storma della rivolta, quasi città di una stessa patria.
* Nelle nostre antiche costituzioni sta scritto il diritto d'in­surrezione e di difesa, contro gli arbitrii del potere. Questo prins * eipio, non mai dimenticato da noi, salverà l'Ungheria. A voi, Italiani, le due potenze congiurate per la vostra rovina, il pa­pato e l'impero, impedirono ab antiquo di scrivere quel diritto in una costituzione nazionale; ma non bastarono a cancellarlo dai vostri cuori; ed oggi, da un capo all'altro della Penisola, sta in quello riposta la vita della Nazione.' Per voi, come per noi, con­clusione necessaria} fatale di un tale diritto, è la Repubblica.
E in nome di questa vinceremo la prova. Vinceremo perchè uniti, perchè combattenti col popolo e pel popolo, e non per interessi di caste o di governi, naturalmente collegati all'impero, al papa, allo zar. "Vinceremo, perchè mandando tra grido di vera libertà, e non calcolando sulle meschine combinazioni d'una di­plomazia che cento volte ci ha traditi, e non ha più vita né senso innanzi all'Europa dell'avvenire, avremo con noi tutti i