Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
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1991
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540
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Libri e periodici
pp. 275-325): esso abbraccia l'intero Veneto, è prcssocché completo (sfiora ben settecento voci!) e aggiornato, e addirittura indica allo studioso opere che sono ancora in corso di stampa. È un dono di altissima utilità che, a suggello del già prezioso volume, mons. Reato fa alla storiografia italiana.
MARIANO NARDELLO
CRISTINA PIPINO, Un'amicizia massonica. Carteggio Lemmi-Carducci con documenti inediti. ALDO A. MOLA, La risposta della Massoneria alla Rerum Novarum . Premessa di Sergio Rosso. (Massoneria, Collana diretta da Aldo A, Mola, Fonti, n. s. 1); Foggia, Bastogi, 1991, in 8, pp. 168. L. 22.000.
Questa edizione a cura di C. Pipino del carteggio intercorso dal 1882 al 1906 tra il Gran Maestro della Massoneria italiana, Adriano Lemmi, e il poeta Giosuè Carducci, è assai pregevole per l'impegno filologico e critico e per il ricco apparato delle note esplicative. Da sole, le lettere di Lemmi a Carducci costituiscono un complesso di documenti di notevole valore, il cui interesse è tanto maggiore in quanto si tratta di un carteggio del tutto o quasi inedito sinora. Le lettere di Carducci a Lemmi erano già disponibili nell'Edizione Nazionale. Però la Pipino ha fatto un controllo attento sugli originali manoscritti, che le ha consentito di apportare non poche correzioni o integrazioni ai testi. Soprattutto, per il fatto stesso di avere posto le lettere di Carducci a riscontro con quelle missive o responsive di Lemmi, le ha rese assai più. di prima comprensibili nel loro contesto e nel loro significato.
Il carteggio Lemmi-Carducci si svolse in anni ora considerati posteriori al Risorgimento. Tuttavia esso è ricco di interesse anche per lo studioso di storia del Risorgimento. Il carteggio in questione si svolse soprattutto nel periodo in cui Crispi fu al governo', che fu anche il periodo in cui Lemmi resse la carica di Gran Maestro. Ma è addirittura impressionante constatare quanto esso attesti l'influenza perdurante del retaggio risorgimentale su personaggi chiave dell'Italia di fine secolo, come Crispi, appunto, come il Gran Maestro Lemmi e come Carducci. Viene anzi da domandarsi se gli storici della crisi di fine secolo abbiano sempre tenuto in conto adeguato il peso che le esperienze risorgimentali avevano su più di uno dei protagonisti della politica italiana degli anni Ottanta e Novanta dell'Ottocento. Tanto per fare un esempio, magari minuscolo, ricorderemo quanto sia continua la presenza di Jessie Whitc Mario nel carteggio tra Carducci e Lemmi. Non è facile trovare menzione altrettanto frequente dell'illustre anglo-italiana nelle monografìe sulla crisi di fine secolo che vanno per la maggiore.
Al carteggio è premesso un saggio di Aldo A. Mola sulla lotta contro la Rerum Novarum condotta dalla Massoneria italiana. Ciò è giustificato dal fatto che quella lotta fu una delle questioni principali di cui Lemmi si occupò quando era Gran Meastro e di cui ebbe a trattare nel carteggio con Carducci. Però è evidente che il ricordo di questa battaglia massonica di cento anni fa è da mettersi in rapporto con la Centesimus Aimus del pontefice attuale e con la risonanza ad essa accordata dai mass-media in Italia.
Su piano strettamente storico c'è però da chiedersi se la dura opposizione della Massoneria italiana alla Rerum Novarum non sia da rileggersi anch'essa almeno