Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <541>
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Libri e periodici
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in parte alla luce di esperienze risorgimentali. Non si trattava certamente dì insensibilità rispetto alle miserie delle masse popolari. Oltre tutto, il saggio dì A. A. Mola documenta come in Lemmi fosse viva la coscienza non solo della gravità della questione sociale in genere, ma pure quella dell'urgenza di migliorare comunque la condizione dei contadini. Lemmi e i massoni reagirono con furore all'enciclica di Leone XIII perché la consideravano un tentativo di mobilitare le masse popolari, a cominciare da quelle contadine, contro l'Italia liberale per disfarne l'unità ancora recente. Nel 1891 erano passati meno di trenta anni dai tempi in cui certi dolci angioletti come Crocco e Ninco Nanco avevano trovato tanto favore all'ombra delle bandiere papali. E non molto più tempo era passato da quell'ottobre 1860 in cui le camicie rosse di Francesco Nullo avevano provato la ferocia sanguinaria delle bande sanfediste in quel di Isernia. Nelle logge non erano pochi i fratelli che avevano vissuto di persona quei tempi convulsi. Non c'è da incolparli di eccessiva furia anticlericale se l'appello del papa alle masse popolari fece su di loro l'effetto del proverbiale panno rosso sul toro. La pelle preme a chiunque: e a far la pelle ai liberali, i difensori della Santa Fede cattolica c'erano riusciti più che egregiamente. Non sarebbe male se qualcuno almeno, in Italia, si ricordasse di certe verità storiche. Anche in questo armo centenario.
GIORGIO SPINI
MAURIZIO RIDOLFI, II circolo virtuoso. Sociabilità democratica, associazionismo e rappre­sentanza politica nell'Ottocento, presentazione dì Zeffiro Ciuffoletti (Politica e storia. Saggi e testi, 24); Firenze, Centro Editoriale Toscano, 1990, in 8, pp. 297. L. 28.000.
Anni or sono (1968) apparve, curato dall'Istituto di studi e ricerche Carlo Cattaneo, un lavoro sul comportamento elettorale, definito una indagine ecologica sulle elezioni in Italia fra il 1946 e il 1963 .*> Con un titolo originale si cercava di adattare ad un tema spiccatamente politico il termine coniato nel 1866 dal biologo tedesco E. Haeckel. Da allora si è avuta una fioritura di lavori, di fronte ai quali ci si interroga immediatamente sulla -loro utilità scientifica, apparendo essi, in diversi e non marginali passaggi, sorta di war-games camuffati e meno diabolici, e ci si chiede se esista e se sia rispettato un limite tra politologia e politica.
Interrogativi simili sono sorti nel leggere il titolo del lavoro dì Ridolfi, un titolo che pone a propria base il termine, difficile e arduo, dì sociabilità. L'atten­dibilità ormai acquisita dall'autore e l'autorevolezza del presentatore limitano le perples­sità al tìtolo dell'opera, che, invece, nei contenuti e nell'originalità dell'impostazione, mostra il cammino percorso dalla società civile nel processo di modernizzazione. Attraverso lo studio dei processi di aggregazione (associazioni, cìrcoli, società di mutuo soccorso), è possibile ricostruire la formazione e la selezione delle nuove élìtes dirigenti,
t) V. CAPECCHI - V. CTONI POLACCHINI - G. GALLI G. SIVINI, Il comportamento elettorale in Italia, Una indagine ecologica sulle elezioni in Italia fra il 1946 e il 1963, Bologna. Il Mulino, 1968.