Rassegna storica del Risorgimento
SALMONA AURELIO CARTE
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1991
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546
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546 Libri e periodici
agricola e che, pertanto, il legame tra settore agricolo e produzione, di macchine per l'agricoltura sia stato piuttosto tenue. Non manca, infine, un confronto col processo di inserimento della macchina nell'agricoltura di altri paesi europei. R. Garrabou, occupandosi della meccanizzazione in Spagna, individua una fase di innovazione nel primo terzo del secolo XX, quando si consolida un'industria autoctona di macchine agricole, la cui produzione raggiungeva una certa entità. A partire dalla metà degli anni Trenta, si seguirono attentamente i progressi delle agricolture più dinamiche, si introdussero macchine e strumenti quando la loro applicazione diventava redditizia ed iniziò l'èra del trattore e delle mietitrebbiatrici.
In complesso l'opera, che è corredata da un ricco indice analitico e da una vasta bibliografia, si caratterizza, oltre che per gli intrinseci pregi dei vari contributi, per la completezza della trattazione, che affronta in maniera esauriente tutti gli aspetti della meccanizzazione agricola, continuamente contrapponendo, in valida sintesi, gli aspetti storico-generali e quelli pratico-applicativi della materia trattata.
VITTORIA FERRANDOLO
ALBERTO AQUARONE, Dopo Adua: politica e amministrazione coloniale, a cura e con un faggio introduttivo di L. De Courten; Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, 1989, in 8, pp. 422 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Saggi, 14). L. 29.000.
Il libro raccoglie i quattro articoli di Alberto Aquarone riguardanti la politica coloniale italiana dopo la catastrofe di Adua. Apparsi sulla nostra rivista {La politica coloniale italiana dopo Adua: Ferdinando Martini governatore in Eritrea, 1975), su Clio {Ferdinando Martini e l'amministrazione della Colonia Eritrea, 1977), su Storia contemporanea {Politica estera ed organizzazione del consenso nell'età giolittianat il Congresso dell'Asinara e la fondazione dell'Istituto coloniale italiano, 1977), in un volume delTÉcole Frangaise de Rome dedicato al convegno del 1980 sull'opinione pubblica e la politica estera, in Europa negli anni 1870-1915 {La ricerca di una politica coloniale dopo Adua. Speranze e delusioni fra politica ed economia, 1981), essi sono stati considerati in genere degli scritti minori nell'ambito della produzione di Aquarone. Costituiscono, al contrario, delle autentiche monografie, attraverso le quali l'autore approfondì il discorso attorno al ruolo dell'Italia nel contesto internazionale prima della Grande Guerra. Emerge, in questi studi, come il metodo di ricerca di Aquarone fosse basato non tanto sul culto dell'inedito documento d'archivio, quanto sul paziente spoglio di periodici e quotidiani delle più. diverse tendenze, sulla consultazione di molteplici fonti bibliografiche (diari, memorie, opere letterarie), sulla discussione dei contributi della storiografia nazionale ed estera.
Quando si trattò di affrontare il problema del colonialismo italiano, due furono i piani di indagine seguiti da Aquarone: uno politico-istituzionale, l'altro teso a ricostruire il processo di formazione di un'opinione pubblica tendenzialmente favorevole alle avventure espansioniste e belliciste. Aquarone sì preoccupò sempre di condurre analisi comparate, poiché riteneva impossibile dare una valutazione dell'imperialismo italiano nell'ultimo scorcio del XIX secolo ed agli inizi del XX astraendo dal clima internazionale caratterizzato dalla politica di potenza. Ciò che soprattutto gli interessava era di esaminare gli strumenti concreti di cui ai avvalse il nostro imperialismo per