Rassegna storica del Risorgimento

SALMONA AURELIO CARTE
anno <1991>   pagina <551>
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Libri e periodici
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Da allora quanti decenni sono trascorsi in una vana attesa?
In un bilancio sul panorama storiografico, tracciato assai di recente. Guido Pescosolido ha osservato che emerge in modo abbastanza chiaro il bisogno sempre più impellente dì integrare le linee di ricerca più feconde, delineatesi negli ultimi tempi, con una più cospicua e qualificata produzione biografica.2)
È necessario ed auspicabile, quindi, volendo indicare prospettive concrete di lavoro, siano colmate le lacune e si possa giungere a studi biografici, in cui siano contemperate in misura parallela le carte del ministero dell'Interno e le fonti tradizionali, magari carenti per quanto riguarda gli epistolari privati o i diari, ina abbondanti e largamente disponibili per quanto attiene ai giornali e agli atti parlamentari. È con estremo favore che salutiamo la pubblicazione del lavoro di Massimo S. Ganci riguardante Vittorio Emanuele Orlando, lo studioso artefice dell'intro­duzione in Italia del diritto pubblico statualistico germanico e l'uomo politico, respon­sabile della cosa pubblica in fasi cruciali della storia nazionale, fasi non dimenti­chiamolo piene di riflessi, di conseguenze e di strascichi.
Si tratta di un'opera, che appare il frutto di un intenso lavoro di sintesi e che offre l'essenziale sulla parabola umana, politica e scientifica del grande palermitano. Con il volume di Ganci la figura di Orlando esce da un immeritato quanto assurdo oblio e viene offerta all'attenzione degli ignari, così che la si possa conoscere e giudicare, con le luci e con le ombre, nel tempo e con i tempi.
VINCENZO G. PACIFICI
ELIO APIH, II ritorno di Giani Stuparich con lettere inedite (Saggi di cultura moderna); Firenze, Vallecchi, 1988, in 8, pp. 179. L. 19.000.
La figura di Giani Stuparich è l'espressione della intensa storia civile ed intel­lettuale di Trieste, con la sua irripetibile stagione culturale, che, dagli ultimi aneliti della finis Austriae, si dipana per tutto il primo novecento, in un'alternanza, ora esaltante ed ora tragica, di sofferenze e di gioie, di illusioni e di lacrime, di passioni e di speranze. Lo scrittore simboleggia tutta la generazione dei Triestini, che, attraverso la quotidianità della vita, ha scritto la storia di Trieste, della città stretta tra l'arido Carso e le azzurre acque del Golfo. Una storia segnata dall'irredentismo e dalle tofane carsiche, dagli opposti e contrastanti nazionalismi e dalla riconciliazione tra idee e prospettive politiche per tanto tempo divergenti.
// ritorno di Giani Stuparich di Elio Apih, studioso della terra giuliana, è la ricostruzione dell'esperienza culturale ed umana di Giani, dagli anni giovanili dell'im­pegno vociano in Firenze fino al periodo fascista, formatasi in mezzo agli orrori della guerra che egli suddito austriaco visse da soldato italiano, assieme a molti suoi conterranei, come conseguenza di una coraggiosa scelta di campo. Sono gli stessi giovani triestini che impegnati intellettualmente, avevano completato, sulle sponde dell'Arno,
2) G. PESCOSOLIDO, Il periodo 1870-1915, in L. DB ROSA (a cura di), La storio­grafia italiana degli ultimi vent'anni. 111. Età contemporanea Roma-Bari, Laterza, 1989, p. 86.