Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI CALABRIA 1808-1860
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1992
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Mario Grandinétti
governative e fu quindi portavoce di consensi al regime, ma soprattutto costituì il tentativo più palese di aggregazione sociale intorno alla città-capoluogo e alle istituzioni che ne caratterizzeranno la funzione.
Con la scomparsa del giornale reggino rimane sulla piazza in Calabria soltanto II Calabrese di Cosenza che non viene coinvolto nel movimento cosentino del 1844 e del resto nelle sue pagine non si trova alcun accenno a questi fatti per cui può continuare le pubblicazioni accogliendo nelle sue pagine contributi di quasi tutti gli intellettuali calabresi del tempo e continua la sua esistenza fino al 30 dicembre 1847.
Il periodico fu per la Calabria come II Conciliatore per l'Alta Italia: vessillo di libertà e di progresso è stato scritto con un'enfasi troppo accentuata. Tra i suoi collaboratori più autorevoli ricordiamo Vincenzo Padula, Domenico Mauro, Vincenzo Colosimo, Leopoldo Pagano e tanti altri che ritroveremo ispiratori e collaboratori dei periodici sorti nei decenni successivi. Conteneva rassegne di archeologia, filosofia, storia, letteratura e una rubrica cose patrie e rispecchiava la vita intellettuale della regione.6)
Uguale finalità letteraria persegue un altro giornale pubblicato a Scigliano (provincia di Cosenza) ma stampato a Napoli nello stabilimento tipografico della Minerva Sebezia: Il Pitagora, foglio periodico di scienze, lettere e arti apparso nel gennaio 1845. È fondato e diretto da Gregorio Misarti (1805-1876) e gli scopi sono indicati da Gabriele Germinara. Tra i collaboratori figurano Biagio Lomonaco, Pier Paolo Gimigliano, Filippo Maria De Guzzis, Biagio Miraglia da Strangoli, Vincenzo Gallo il poeta chitarraro , Luigi Poncaro e molti altri. Dopo alcuni mesi di sosta nella prima metà del 1846 il giornale riprende le pubblicazioni con il numero di luglio e cessa con quello dell'aprile 1847. Pubblica per il Capodanno del 1847 una strenna e nel complesso ha un carattere in prevalenza filosofico e archeologico .
Siamo alla vigilia del 1848, anno cruciale per lo sviluppo del giornalismo e della stampa periodica in tutta Italia e anche in Calabria, legato alla conquista della libertà di stampa. Il 29 gennaio 1848 il Re di Napoli Ferdinando II è costretto a promettere, dietro pressioni di una complessa situazione rivoluzionaria, una Costituzione che viene promulgata il 10 febbraio successivo. Tra le altre libertà si concede anche la libertà di stampa. E pertanto dal mese di febbraio alla metà di maggio, quando con un colpo di mano il Re fa marcia indietro, c'è tutto un fiorire di giornali, periodici e stampati con un forte e marcato accento politico e costituzionale di diversa gradazione.
Il nuovo governo Serracapriola, aderendo prontamente alle esigenze del momento adotta misure a favore della stampa periodica, con l'abolizione della soprattassa sui giornali e periodici e riducendo della metà il dazio sui caratteri tipografici; in seguito anche a questi avvenimenti e a questi provvedimenti amministrativi i giornali si moltiplicano a vista
6) Su // Calabrese dì Cosenza, cfr. M. BORRETTI, Storia di un periodico: Il Cala-brese (1842-1847), in Calabria Nobilissima, 1958, n. 35, pp. 58-68; BIAGIO CAPPELLI, // Calabrese, in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, 1949, pp. 171-177; A. PAGANO, // Calabrese, in Rivista critica di cultura calabrese, 1921, pp. 235-254.