Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI CALABRIA 1808-1860
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1992
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Periodici del Risorgimento in Calabria 9
battente in armi e quali con la scure a fianco, sono qui venuti ad esporre le loro giuste querele [usurpazione dei beni demaniali]. Questa manifestazione è riuscita senza fomite o principio di perturbazione . Poi proseguendo la sua cronaca cosentina il Conflenti parla delle elezioni dei deputati, uno dei punti del programma del nuovo governo guidato da Carlo Trova e afferma che essi debbono essere liberi e degni. Ma sappiano che se non si sentono capaci di ben disimpegnare il mandato per il loro bene li consiglio conclude minacciando a proporre nella prima seduta l'abolizione della legge che proclama libera la stampa non solo a Napoli, ma per tutte le altre nazioni, se il potranno.
Il giornale è molto utile e interessante pur nella sua moderazione, lontana dagli esaltatori del passato regime, ma altrettanto dall'ala più democratica e rivoluzionaria. Il suo ultimo numero porta la data del 14 maggio 1848.
Il 15 maggio 1848 è stato giudicato dall'opinione pubblica liberale e democratica italiana ed europea come un colpo di Stato reazionario di Ferdinando II, il quale dopo aver costituito il nuovo governo, il 17 dichiara sciolte la Camera dei Deputati e la Guardia Nazionale e il 18 richiama il corpo di spedizione di Pepe. Nei giorni successivi in diverse città sorge un Comitato di Salute Pubblica nato per mantenere l'ordine e per difendere la Costituzione; dopo una dichiarazione del Re del 24 maggio di voler mantenere la Costituzione, molti di questi comitati cessano la loro attività rientrando nella legalità.
Anche quello di Cosenza scemando nei membri col passare dei giorni l'ardenza del primo istante ristagna. Ma ai primi del mese di giugno arriva a Cosenza il deputato napoletano Giuseppe Ricciardi il quale, con l'appoggio e la collaborazione dei deputati calabresi Raffaele Valentini, Domenico Mauro ed Eugenio De Riso ottiene la presidenza del Comitato che assume una vera e propria forma di autogoverno e lancia un appello, un proclama invitando i deputati del napoletano a venire a Cosenza il 15 giugno onde riprendere le deliberazioni interrotte a Napoli dalla forza brutale .
Abbiamo ripreso questa citazione da L'Italiano delle Calabrie giornale ufficiale del Comitato di Salute Pubblica di Cosenza diretto da Biagio Mira-glia da Strangoli coadiuvato da Domenico Parisio e Alessandro Conflenti. Il primo numero è del 7 giugno e succede al Calabrese Rigenerato: con auspici migliori ei comincia . La testata è voluta dai membri del Comitato e riporta tutti gli atti del governo e, in una parte non ufficiale, inviti vari e appelli ai soldati del re, al generale Pepe ed ai cittadini più facoltosi della provincia per scuotere gli ignavi a collaborare. Negli ultimi due numeri Giuseppe Ricciardi fa per i suoi elettori della Capitanata una cronaca del suo comportamento dal 14 maggio in poi a Napoli. L'ultimo numero è del 30 giugno. Poi inizia la reazione borbonica e per tutto il decennio successivo non esiste alcun tentativo pubblicistico in Calabria.
Il giornalismo calabrese del Risorgimento si conclude con altri due periodici che compaiono nel 1860 legati al momento del passaggio dal vecchio regime borbonico all'Italia unita. Sono voci moderate, legate alla politica delle annessioni, utilizzate per creare consenso intorno alla politica unitaria sotto la monarchia sabauda.
Il 1* settembre 1860 Garibaldi giunge trionfalmente a Cosenza e il