Rassegna storica del Risorgimento

ASSOLUTISMO ILLUMINATO ITALIA; RIFORMISMO ITALIA; STORIOGRAFIA
anno <1992>   pagina <151>
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Riformismo e assolutismo illuminato
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e quelli dei molti altri che hanno orientato le loro ricerche in questa direzione, emerge come, nonostante le diversità delle tematiche trattate, delle personalità e dei luoghi di provenienza, esistessero alcune tendenze largamente convergenti verso l'obiettivo di superare in ogni campo il retaggio metodologico aristotelico-scolastico e di affermare i princìpi razio­nalistici, e si conferma in tal modo la presenza di una generale spinta alla modernizzazione, avvertibile anche negli Stati più tenacemente attac­cati al passato.
In questo grande risveglio di energie intellettuali, un importante ruolo propulsore è concordemente riconosciuto alla influenza del pensiero europeo sulla quale si sono concentrate molte indagini recenti volte a definirne i canali, la portata e i limiti. Le correnti innovatrici che, riflet­tendo suggestioni 'francesi ed inglesi, percorrono e movimentano i settori della filosofia, della scienza, della letteratura trovano riscontro anche nel campo tradizionalista e conservatore della riflessione sul diritto e sulle istituzioni, come emerge con sempre maggiore chiarezza dalle indagini degli ultimi decenni. Ad esempio, alla diffusione delle teorie di Cartesio e Newton è stato ricollegato il rinnovamento spirituale manifestatosi tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento in alcune zone della Penisola, e soprattutto a Napoli dove i più aperti esponenti del ceto forense cominciarono ad assumere atteggiamenti critici nei confronti del sistema vigente e a prospettare il suo superamento in quella che è felicemente stata definita la rivolta contro il formalismo .12> Nella seconda metà del Settecento, poi, le interazioni tra cultura europea ed italiana appaiono intensificarsi fino a portare a maturazione alcune intuizioni ed idee che all'inizio del secolo apparivano isolate. Così, alcuni temi presenti nelle opere di Vico, Giannone e Gravina, personaggi ai loro tempi sottovalutati, se non emarginati a causa della carica innovativa delle loro posizioni, troppo avanzate per il contesto tradizionalista nel quale essi si muovevano, venivano ripresi negli ultimi decenni del Settecento e solo allora trovavano una diffusione ed una risonanza generale, grazie anche al riscontro con le problematiche dibattute in Europa.
In effetti, ilo svecchiamento della scienza giuridica e del sistema delle fonti del diritto, la modifica di molti istituti del diritto civile, la limitazione o l'abolizione dei privilegi ecclesiastici e nobiliari divennero in quell'epoca argomenti di un dibattito vivacissimo ed intenso che arrivava a coinvolgere tutti i settori della vita associata, nella prospettiva di un sovvertimento radicale dell'assetto vigente. Negli scritti dei giuristi
i loro limiti (1758-1774), Torino, 1976; III. La prima crisi dell'antico regime (1768-1776), Torino, 1979; IV. La caduta dell'antico regime (1776-1789), 2 voli., Torino, 1984; V. L'Italia del lumi (17644790), 2 voli., Torino, 1987-1990.
12) R. AJELLO, Arcana furis. Diritto e politica nel Settecento italiano, Napoli, 1976; ID., Cartesianesimo e cultura oltremontana al tempo dell'* Istoria civile , in AA.VV., Pietro Giannone e il suo tempo, Atti del Convegno di studi nel tricentenario della nascita, a cura di R. AJELLO, Napoli, 1980, voi. 1, pp. 1 sgg.; V. FERRONE, Scienza, natura, religione. Mondo newtoniano e cultura italiana nel primo Settecento, Napoli, 1982.