Rassegna storica del Risorgimento
ASSOLUTISMO ILLUMINATO ITALIA; RIFORMISMO ITALIA; STORIOGRAFIA
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1992
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161
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Riformismo e assolutismo illuminato 161
Il 1786 è considerato un vero e proprio spartiacque nella storia delle istituzioni lombarde in quanto allora furono definitivamente soppressi alcuni cardini dell'assetto tradizionale come il senato, il magistrato camerale e la congregazione di Stato e, mentre le funzioni di questi organi venivano accentrate ed unificate in un consiglio di governo, si abrogavano anche le Novae constitutiones del 1541 che, ripubblicate a cura di Gabriele Verri ancora nel 1747, costituivano il fondamento normativo dell'antico assetto.
Se si pensa poi che in quell'anno fu promulgata anche la Norma interinale del processo criminale, tratta in parte dalla Constitutio criminale theresiana ma ispirata ad ideali illuministi, e del regolamento giudiziario austriaco del 1781 con i quali si superavano i vigenti metodi processuali legati ai princìpi del diritto comune e si imponeva una prassi modellata su impostazioni statualistiche, si ha la conferma della incisività dell'azione riformatrice asburgica.29)
Solo pochi anni prima, nel 1767, il Nuovo Piano della pratica civile e criminale per lo Stato di Milano, redatto dai senatori Gabriele Verri e Giuseppe Santucci dietro sollecitazione di Vienna, aveva dimostrato, prospettando formali modifiche tecniche che lasciavano intatta la struttura processuale esistente,30) quanto la classe dirigente milanese fosse restìa ad accogliere le riforme che unicamente un despota illuminato, come avevano intuito molti illuministi lombardi, era in grado di realizzare.-31) E, se il perfezionamento della riforma delle fonti del diritto restò sospesa in quanto non si riuscì ad introdurre i codici austriaci penale e civile del 1787 a causa, peraltro, più della morte dell'imperatore che delle opposizioni conservatrici risultati molto solidi furono ottenuti nel campo della riorganizzazione della burocrazia, invano già tentata fino dai tempi di Carlo VI, con la creazione di un sistema piramidale e la professionalizzazione degli impiegati che apriva alla borghesia nuove prospettive di inserimento neU'amministrazione.32)
Tuttavia, mentre ben presto il mito del buon governo teresiano si radicò e crebbe, trovando eco nella moderna storiografia, nei confronti di Giuseppe II l'atteggiamento degli studiosi è più critico ed approda generalmente ad un giudizio negativo sul quale forse è giunto il momento
29) CAVANNA, La codificazione penale in Italia, cit.; ID., La codificazione del diritto nella Lombardia austriaca, in AA.VV., Economia, istituzioni, cultura, cit., voi. Ili, pp. 611 sgg.; CAPRA, Il Settecento, cit., pp. 530 sgg.
30) U. PETRONIO, Un tentativo moderato di codificazione del processo civile e penale in Lombardia: il Nuovo Piano di Gabriele Verri, in AA.VV., La formazione storica del diritto moderno, cit., voi. II, pp. 982 sgg.; G. VOLPI ROSSELLI, Tentativi di riforma del diritto del processò nella Lombardia teresiana. Il nuovo Piatto di Gabriele Verri, Milano, 1986.
31) CH. DIPPER, Dispotismo e costituzione: due concetti di libertà nell'illuminismo milanese, in AA.VV., Economia, istituzioni, cultura, cit., voi. II, pp. 863 sgg.
32) e. MOZZARELLA Per la storia del pubblico impiego nello Stato moderno: il caso della Lombardia austriaca, Milano, 1972,