Rassegna storica del Risorgimento

ASSOLUTISMO ILLUMINATO ITALIA; RIFORMISMO ITALIA; STORIOGRAFIA
anno <1992>   pagina <165>
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Riformismo e assolutismo illuminato 165
toscana, milanese ed asburgica abbiano contribuito al riformismo estense e, se è difficile definire esattamente una questione così complessa, dalle ricerche effettuate emergono comunque alcune significative analogie tra le innovazioni modenesi e quelle degli ordinamenti controllati da Vienna.40) Come è stato illustrato, già nella prima metà del Settecento la realizzazione del censimento e alcune limitazioni dei privilegi ecclesiastici avevano creato le premesse per uno svecchiamento del sistema, ma è soprattutto dopo il 1750 che la spinta giurisdizionalista si accentua con una serie di provvedimenti intesi a sottoporre le attività e i beni del clero al controllo statale, a ridurre il numero degli ecclesiastici e delle feste di precetto, a sottoporre all'autorità laica alcuni settori come quelli del­l'assistenza ai poveri e agli ammalati e quello dell'istruzione pubblica.
Il riordino dei tribunali, la razionalizzazione degli organi centrali, l'istituzione di una camera dei conti, i tentativi di limitare la giurisdizione feudale e di separare la giustizia dall'amministrazione, di uniformare 'l'organizzazione delle province attraverso la creazione di vicegerenti sul­l'esempio degli intendenti subalpini sono individuati come altrettante tappe di una politica ispirata agli ideali assolutistici ed illuministici culminata con la compilazione legislativa del 1771, il cosiddetto codice estense che, nonostante i suoi limiti, rappresenta in Italia un momento importante nella storia della codificazione.
Mentre le indagini su questi aspetti della vicenda istituzionale mode­nese costituiscono la base per ulteriori proficui approfondimenti, molto resta da fare per ricostruire la coeva situazione del ducato parmense che, dopo gli studi realizzati all'inizio del secolo, non hanno suscitato adeguata attenzione.41* La figura del ministro Guillaume Du Tillot, animatore del movimento riformista, meriterebbe in effetti di essere riesaminata perché si possa chiarire più esattamente il suo ruolo e i criteri ispiratori della sua azione. Dagli elementi finora a disposizione, comunque, egli appare convinto sostenitore di quell'ideale assolutistico di un governo illuminato e accentratoro che si riflette nei numerosi ed avanzati tentativi vaiti a ricondurre le finanze sotto il controllo statale, a riordinare la giustizia, a migliorare l'agricoltura, a ristrutturare gli organi centrali del
40) WOOLF, La storia politica, cit., pp. 97 sgg.; L. MARINI, LO Stato estense, in AA.W., / ducati padani, Trento e Trieste, cit., pp. 3 sgg., in particolare pp. Ili sgg.; G. SANTINI, LO Stato estense tra riforme e rivoluzione. Le strutture amministrative modenesi del XVIII secolo, Milano, 1983; CARPANETTO-RICUPERATI, L'Italia del Settecento, cit., pp. 218 sgg.
4i> U. BENASSI, Guglielmo di Tillot: un ministro riformatore del secolo XVIII, in Archivio storia) per le province parmensi, nuova serie, voi. XV, 1915, pp. 1 sgg.; voi. XVI, 1916, pp. 193 Bgg.; voi. XIX, 1919, pp. 1 sgg.; voi. XX, 1920, pp. 47 sgg.; voi XXI, 1921, pp. 1 sgg.; voi. XXII, 1922, pp. 191 sgg.; voi. XXIII, 1923, pp. 1 sgg.; voi. XXIV, 1924, pp. 15 sgg.; voi. XXV, 1925, pp. 1 sgg.; F. VALSECCHI, Riformismo e antico regime nel secolo XVIII, Il riformismo borbonico a Napoli e a Parma. Lo Stato della Chiesa, Roma, 1967, pp. 203 sgg.; WOOLF, La storia politica, cit., pp. 98 sgg.; VENTURI, Settecento riformatore, voi. Il, cit., pp. 214 sgg.; G. Tocci, // ducato di Parma e Piacenza, in AA.W., / ducati padani, Trento e Trieste, cit., pp. 215 sgg., in particolare 291 sgg.; CARPANETTO-RICUPERATI, L'Italia del Settecento, cit., pp. 234 sgg.