Rassegna storica del Risorgimento
FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
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1992
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Luciano Nasto
a dismisura, o resa più semplice e umana. Scrisse acutamente Carlo Cattaneo: Pio IX fu fatto da altri [...]. Pio IX era una poesia.J>
I primi atti di governo del nuovo Papa furono improntati alla più assoluta normalità; il citato decreto di amnistia in favore dei detenuti politici, era abitualmente largito dal Pontefice appena eletto fu concesso, ad esempio, anche da Gregorio XVI. Fruirono dell'amnistia meno di 600 prigionieri, tra i quali 550 erano rinchiusi nelle carceri delle Legazioni e non più di una ventina in quelle della Dominante.2* Il bando contenente l'atto di clemenza fu affisso la sera del 16 luglio; il giorno seguente, 17 luglio, nel tardo pomeriggio, la piazza del Quirinale si riempì di folla esultante. All'apparire da una finestra di Pio IX benedicente, l'entusiasmo salì d'intensità, furono bruciate botti in segno di gioia, poi tutta la città fu illuminata a giorno; ai suono di un'orchestra la festa si protrasse fino al mattino. Il palazzo, sede del papato, era rischiarato dalle torce a vento dei popolani. Verso l'una, in piena notte, il Santo Padre apparve di nuovo, era in atteggiamento benedicente, ma contraddiceva l'antica norma secando cui per un Pontefice era disdicevole mostrarsi in pubblico. Molti erano i cartelli e de bandiere recanti la scritta W Pio IX .3) Nei due giorni seguenti la città fu adornata con mirto, ramoscelli d'olivo e fiori; fuochi artificiali furono esplosi nelle notti.
I festeggiamenti misero in serio imbarazzo le autorità pontificie, preoccupate, tra l'altro, della sensibilità dimostrata da Pio IX nei confronti delle acclamazioni. Il 19 luglio 1846 fu pubblicata una circolare nella quale si chiedeva ai romani di interrompere i festeggiamenti raccomandando moderazione .4> Il documento fa capire quali erano le preoccupazioni delle gerarchie ecclesiastiche: si temeva che la spinta popolare potesse forzare la mano al Pontefice sino a fargli concedere riforme che la Curia considerava inaccettabili. Un'altra circolare che mostra ancor più l'apprensione del Governo fu diramata dal segretario di Stato card. Gizzi e fatta pervenire ai funzionari amministrativi, nell'ottobre 1846. In essa
M Archivio triennale delle cose d'Italia, dall'avvenimento di Pio IX all'abbandono di Venezia, a cura di LUIGI AMBROSOLI, Verona, 1974, voi. V, tomo I, p. 1463, Considerazioni di CARLO CATTANEO. Nella vasta bibliografìa relativa a Pio IX, indichiamo GIACOMO MARTINA, Pio IX 1851-1866, Roma, 1986. Inoltre può esser visto CARLO FALCONI, // Cardinale Antonelli, vita e carriera del Richelieu italiano nella chiesa di Pio IX, Milano, 1983.
2) NICOLA RONCALLI, Cronaca di Roma, 1844-1870, a cura di M. L. TREBILIANI, Roma, 1972, p. 196.
3) La Pallade, Roma, 22 luglio 1846.
*) Notificazione sulle feste del sostituto Santucci, foglio a stampa, Roma, 19 luglio 1846, sta in Bandi, 63.11.8., in Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Roma tBSMC], Il testo della circolare: La Santità dì Nostro Signore è vivamente commossa dalle spontanee manifestazioni di figliale afletto che gli abitanti di questa città vollero darle nelle scorse sere. Non può quindi fare a meno di manifestare il suo pieno gradimento. Siccome peraltro quel che accresce il pregio d'ogni più bella cosa è la moderazione, così nel mettersi un confine a questi segni straordinari di sincera letizia, il Santo Padre desidera ora nuova prova della docilità del suo popolo di Roma pel quale sa che ogni desiderio del Sommo Pontefice suole essere un comando .