Rassegna storica del Risorgimento

FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
anno <1992>   pagina <320>
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Luciano Nasto
si recò in visita ufficiale alla chiesa di San Carlo al Corso; le strade, al passaggio della carrozza pontificia, erano come sempre affollate, ma l'acco­glienza del popolo fu singolarmente fredda.1 La motivazione dell'insolito atteggiamento fu per i cronisti dell'epoca la mancata concessione di riforme. I cronisti non sbagliavano, ma occorre considerare anche che ciò presupporrebbe che le masse fossero state controllate completamente dal partito nazionale e che lo slancio millenaristico si fosse improvvi­samente arrestato. Certamente si era giunti ad un punto critico, dubbi ed interrogativi aleggiavano tra i romani: la Curia giocò le proprie carte. Nei giorni successivi fu ampliata la commissione, nominata da Gregorio XVI, per la riforma del codice civile, fu creata una nuova commissione per provvedere al vagabondaggio; a firma del segretario di Stato fu inoltre diramata una notificazione che prevedeva l'imminente costruzione di fer­rovie.17) Questi provvedimenti relativamente importanti, acquistano maggior rilievo in quanto precedevano di pochi giorni la presa di possesso di Pio IX che avvenne 1*8 novembre 1846. In quest'antica, medievale cerimonia, il Papa da poco eletto affermava, entrando nella Basilica di San Giovanni, il suo dominio sulla diocesi di Roma. Nei tempi più antichi, questo rito era svolto con grande sfarzo: una lunga processione con al centro il Pontefice e gli ecclesiastici più in vista a cavallo,l8) attraversava la città. Col tempo però, la spettacolare cavalcata era caduta in disuso e la presa di possesso veniva effettuata in modo più sobrio usando delle carrozze. L'8 novembre si volle ripristinare l'antica solennità: risuscitò la famosa cavalcata obbligando prelati che non avevano mai cavalcato a precedere lui [Pio IX] a cavallo .w> Il rinnovo dell'antico cerimoniale e la promessa di riforme, nonché il progetto della costruzione di strade ferrate tendevano a riaffermare l'antica autorità del papato, e della Curia, ma questo tentativo non sortì, l'effetto desiderato, si rivelò anzi un errore politico20) che favorì, unitamente all'esaltazione della figura del Papa, il
W) GIUSEPPE SPADA, op. cit., voi. I, p. 114; RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. cit., p. 119.
P RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. city p. 119.
lg) DAVID SILVAGNI, La corte pontificia e la società romana nei secoli XVIII e XIX, Roma, 1971, voi. I, pp. 5-17. L'autore indica con precisione l'ultima presa di possesso svoltasi con la spettacolare cavalcata. Essa ebbe luogo il 26 novembre 1769; il neo eletto Papa era Clemente XVI.
**) FILIPPO ANTONIO GUALTERIO, Gli ultimi rivolgimenti italiani, memorie storiche di F. A. Gualterio, Napoli, 1861, voi. V, p. 124.
37) Un puntuale commento alla solenne presa di possesso fu espresso da FILIPPO ANTONIO GUALTERIO, op. cit,, voi. V, p. 123: il popolo che aveva cominciato a dilettarsi di spettacoli scenici, fu per tal modo appagato dal governo stesso, il quale dopo aver pregato si cessasse dalle manifestazioni clamorose ora con poco prudente inconseguenza traevalo nelle strade di bel nuovo, secondando i desideri degli agitatori . 11 solenne corteo è descritto da RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op, cit., p. 120, nonché da La Pallade, Roma, 11 novembre 1846. Da questa quanto segue.
La grande processione era aperta da schiere di dragoni a cavallo, seguiti da carabinieri e dal maestro di stalla , dopo di essi si notavano quattro guardie nobili alle quali tenevano dietro il foriere maggiore e il cavallerizzo, tùtt'e due con indosso