Rassegna storica del Risorgimento

FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
anno <1992>   pagina <323>
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Le feste civili a Roma 1846-1848
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che si estendeva fino all'anfiteatro Flavio. Era stato poi costruito un loggiato riservato alle donne, che poterono così assistere al banchetto; fu eretto inoltre un palco per l'orchestra che suonò ininterrottamente. Notevole fu il concorso del popolo: molti ammirarono lo spettacolo dal­l'alto delle arcate dei Colosseo. I dragoni a cavallo controllarono la pacifica manifestazione nel corso della quale furono lanciate molte cartoline, un vero moderno volantinaggio, con motti che inneggiavano alla resurrezione dell'antica Roma.29)
La nuova festa romana, civile e patriottica, intendeva rompere la tradizione di quella celebrazione, detta del Cervaro, dal nome del luogo alle porte della Capitale, nella zona della via Amelia, ove il 29 aprile, in modo 30> burlesco gli stranieri residenti a Roma celebravano il Natale della città. Fino al 1846 questa scherzosa manifestazione si era tenuta con l'allegra e chiassosa partecipazione dei romani, ma durante il ban­chetto del 21 aprile, fu fatto circolare un foglio anonimo che la contestava con durezza facendo rilevare l'onta che la Patria subiva da simili irriguardosi trattenimenti .31) In seguito a questo deciso attacco la festa del Cervaro per qualche anno non fu celebrata: scomparve definitivamente nell'anno 1882.
L'attività dei liberali si manteneva continua, senza flessioni né esi­tazioni: il 13 maggio 1847 fu organizzata in occasione del compleanno del Papa, un'altra giornata di festeggiamenti che si concluse con una grande luminaria .32> Il 14 giugno, un successo premiò finalmente la
29) // natalizio di Roma e Pio IX, cit., p. 3. Si trascrive il testo di alcune cartoline distribuite in quest'occasione: O Pio per te esclamar posso in tal giorno: fui Roma e Roma ad esser torno. Sotto il regno di Pio vediamo alfine / Roma risorger dalle sue mine . Si può notare come questi motti tendano ad appannare la figura di Pio IX novello Cristo in favore di Pio IX rigeneratore delle antiche glorie della Patria. O l'antica virtù non è ancor morta: o col regno di Pio Roma è risorta . La virtù, la concordia e l'amor / tornano a Roma a l'antico splendor . Festeggiamo in convito gioviale / della Patria il bel giorno Natale . Se Quirino la fondò / Roma Pio rigenerò . Dal Pontefice pio, clemente e giusto / si rinovella il secolo di Augusto . Dalle lue antiche glorie, a' tuoi bei giorni / oggi mercè il Gran Pio Roma Ritorni . Dacché il nono Pio è salito al soglio / tornò l'antica gloria al Campidoglio . O Pio Roma esclamò, dacché mi reggi / veggo di Numa rifiorir le leggi .
30) La Pallade, Roma, 30 aprile 1846: dopo aver vuotato molte bottiglie tornarono dalle grotte del Cervaro in Roma salutati dai lazzi e dai frizzi dei romani [...]. Un vecchio eroe dell'Odissea montigiana annunziò: ecco il cavallo di coppe e passò un cavaliere vestito con farsetto rosso e penna bianca sul cappello nero che cavalcava un ronzino .
31) GIUSEPPE SPADA, op. cit., voi. I, p. 208. Il foglio anonimo era intitolato: Un romano ai suoi concittadini . Se ne trascrive il testo: Non è a dubitar che questo popolo sempre eroico e intelligente, non sia per accettare con sommo giubilo questa circostanza di dimostrare al mondo non esser spenta la reminiscenza di antiche virtù né soffocato dall'amor di Patria santo e che maggior cura ed affezione porrà nel festeggiare i suoi fasti gloriosi ed onorare le patrie reminiscenze di quello che assistere meschinamente a talune fredde ed Insignificanti riunioni di stranieri che sotto estere garanzie [...] .
32) La Bilancia, Roma, 18 maggio 1847; // Contemporaneo, Roma, 19 maggio 1847.