Rassegna storica del Risorgimento

FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
anno <1992>   pagina <325>
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Le feste civili a Roma 1846-1848
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con doni spontanei una ricca bandiera.40) Questi drappi, disegnati dal­l'architetto Vender, furono i simboli attorno ai quali i cittadini si unirono formando il poderoso corteo che lanciò un messaggio riassunto nelle scritte ricamate sulle sei bandiere che attorniavano lo stendardo del rione Campomarzio impugnato da Angelo Brunetti: amnistia, vie ferrate, codici, istruzione, municipi, deputati.41)
Orgoglio, nerezza delle proprie origini e della propria identità, su questi sentimenti ben vivi nei romani faceva leva il partito nazionale in quei mesi per raggiungere i propri fini; la lettura di qualche strofa dell'inno di Pietro Sterbini, scritto per l'occasione, ci aiuta nel comprendere tutto ciò: scuoti o Roma la polvere indegna / cingi il capo d'alloro e d'olivo [...] / Delle trombe guerriero lo squillo / di Quirino la prole destò .42) Parallelamente all'azione sempre più incisiva dei liberali le feste del 1847 mostrano la progressiva trasformazione del ruolo e della figura di Pio IX: da possente demiurgo di una nuova era, a padre e Sovrano amato e rispettato. Insieme si accentua il protagonismo della massa popolare. Molte scritte comparvero nelle vie della città abbellita da tanti ornamenti: ogni finestra, ogni loggia, ogni casetta, ogni botteguccia, [...] sfolgorava di lumi, di arazzi, di bandiere, di fiori.43) Un ritratto di Pio IX, esposto su un portone di via del Corso, era contornato da piccoli cuori legati insieme; si leggeva da un lato: A Pio IX padre del popolo, dall'altro: infiamma e stringe i nostri cuori.44) La lunga loggia del casino di piazza Sciarra era coperta da un parapetto ornato dalle scritte: Armi, Commercio, Agricoltura, Scienze, Arti . Dal parapetto si alzavano sei gran candelabri [...] che rischiaravano [...] questa epigrafe: A Pio IX, il suo popolo, grato del passato, fiducioso nell'avvenire.45) Un grande ritratto femminile, rappresentazione simbolica di Roma, era dipinto su una bianca tela posta sulla facciata di una casa di via del Corso. Questa figura che impugnava con la mano destra uno scettro d'oro e con la sinistra il corno dell'abbondanza, si volgeva verso il nome onorato di Pio IX; una scritta recitava: La tua luce mi piove sul seno, io risorgo ,46)
4) FF.W.6/35, 1847, BSMC. Questa frase è contenuta nel Programma della Festa. Le bandiere misuravano cm. 176 x 176, erano state tessute in seta coi colori dello Stato Pontificio, giallo e oro. I bordi erano arricchiti da trine argentate, sul verso erano visibili la lupa con i gemelli, sul rovescio si leggeva la denominazione del rione. Le aste erano sormontate dall'aquila romana. I vessilli sono oggi conservati nei Musei Capitolini.
41) CARLO MATHEY, Roma jestcggiante l'anniversario della Esaltazione al trono di Pio IX ossia La festa delle Bandiere, Roma, Tip. Menicanti, 1847, p. 6.
42) RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. cit., p. 177.
43) CARLO MATHEY, op, cit., p. 9. ") Ivi, p. 10.
45) Ivi, p. 10.
46) /yj( p, 13. Molte altre erano le scritte e i motti, se ne trascrive qualcuno: un guerriero dipinto su una tela molto grande, impugnava una bandiera bianca, sulla quale era scritto: * Pace, Pace, Pace . Sulla stessa tela era anche l'altra scritta: fede nella forza morale. A palazzo Viscardt era visibile un altro ritratto di Pio IX,