Rassegna storica del Risorgimento
FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
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1992
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Luciano Nasto
[Si inganna] grandemente chiunque credesse esser diverso da questo il loro ufficio; [si inganna] chi nella Consulta di Stato da Lui istituita vedesse qualche utopia propria o i semi di una istituzione incompatibile colla sovranità pontificia.65) Questo monito lanciato ai neoeletti Consultori esprimeva la diffidenza della Curia e del Papa: il timore di perdere a causa del Parlamento una parte di sovranità. Tutto ciò era percepito dai romani con chiarezza, ma con fastidio e preoccupazione: assistevano al tramonto del loro mito. Dovevano affrontare una nuova e complessa realtà, gravida di pericoli, della quale l'occupazione di Ferrara era stata soltanto un'avvisaglia: l'aura papale non avrebbe più costituito una protezione per gli abitanti dello Stato Pontificio.
Il progressivo distacco dei romani dal demiurgo di una nuova era si accentuò il 1 gennaio 1848. 'Nel pomeriggio una folla si radunò in piazza del Popolo con fiaccole e bandiere per formare un corteo che avrebbe dovuto raggiungere la residenza del Papa per gli auguri tradizionali. D'un tratto giunse la notizia che il Quirinale era circondato da milizia stanziale e che la manifestazione era stata proibita dalle autorità di polizia.66) I cronisti sostennero che il Pontefice temesse l'esistenza di un complotto; tutto ciò era verosimilmente privo di fondamento, ma la proibizione, la prima a partire dal 17 luglio 1846, testimonia dei molti sospetti che allignavano al Quirinale insieme con una forte tensione. Attraverso i buoni uffici del card. Corsini che aveva accolto le proteste di Ciceruacchio, Pio IX ordinò di far sgomberare i militari dalla piazza del Quirinale, promettendo nel contempo che il giorno seguente sarebbe uscito per le vie del centro senza scorta per rappacificarsi col popolo. Il 2 gennaio, in serata, la carrozza del Pontefice, come promesso, apparve senza scorta armata per le strade di Roma. Fu accolta da grida di W Pio IX solo; Ciceruacchio impugnava uno stendardo giallo e oro sul quale era stata impressa la scritta: Pio IX il popolo è con voi.67) Nella massa si fece strada d'idea che forse non era il Papa il responsabile diretto del brutto episodio del giorno di Capodanno e che il Sommo Pontefice fosse circondato da prelati ostili e reazionari.
Nel mese di gennaio si succedettero rapidamente le notizie dei fatti
centri di azione politica e, soprattutto il secondo, più volte citato, di discussione e dibattito. II Circolo romano era frequentato principalmente da nobili e fu all'inizio presieduto dal principe Aldobrandini; il Circolo popolare fu invece frequentato da figure che ben conosciamo, tra queste Ciceruacchio e Pietro Sterbini. Per un periodo presidente onorario fu Vincenzo Gioberti. Notizie particolareggiate sui due circoli possono essere reperite in RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. clt.., passim,
*5) Diario di Roma, 16 novembre 1847, e RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. cit., p. 240.
6f>) La Pallade, Roma, 2 gennaio 1848; inoltre si può consultare ITALO FIORENTINO, Vita di Pio IX, Milano, Tip. Politti, 1873, p. 176.
67) FP.W.7/3, 1848, BSCM, Roma, Tip. delle Scienze, foglio a stampa.
Secondo il testimone che in questo scritto si firma con lo pseudonimo l'amico bolognese , la carrozza del Papa avrebbe dovuto percorrere via Condotti, ma su richiesta del popolo, deviò per via del Corso.