Rassegna storica del Risorgimento

FESTE CIVILI ROMA 1846-1848
anno <1992>   pagina <335>
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Le feste civili a Roma 1846-1848 335
fiori e arazzi. Accanto ai popolani, ai religiosi ed ai militari84' marciavano molte donne che indossavano vestiti e coccarde tricolori. I manifestanti giunsero al Quirinale per ricevere la benedizione di Pio IX; tra essi vi erano anche 7.000 soldati della rinnovata Guardia Civica che sfilarono con le baionette inastate nei fucili; la sera, come di consueto, la città fu illuminata. Il giorno seguente, alle ore 11, il Senato romano si raccolse nella Basìlica dell'Aracoeli per assistere ad una funzione di ringraziamento; nel pomeriggio un nuovo corteo si formò nelle vicinanze del Campidoglio da dove, attraversando le strette vie del centro, fu raggiunta San Pietro, per una cerimonia religiosa di ringraziamento. Tra i numerosi manifestanti si potevano notare vessilli di varie città, fra i quali quelli di Ferrara e Bologna nonché stemmi tricolori. La milizia recava un unico stendardo che accennava alla concordia ; *3> questo stendardo fu, alla fine della giornata, donato al Circolo popolare quasi a riconoscere a questa orga­nizzazione il ruolo di guida nel movimento liberale romano.86)
La giornata di festeggiamenti -passò molto in fretta: gli avvenimenti incalzavano senza tregua, la scelta decisiva della guerra, prova ad un tempo temuta ed agognata, si avvicinava allo Stato pontificio, ove una volta il tempo scorreva lento e senza emozioni. Quasi contemporaneamente giunsero a Roana le notizie dell'insurrezione di Vienna e della ribellione di Milano. H 21 marzo piazza Venezia fu invasa dal popolo che in breve atterrò le insegne dell'aquila bicipite del palazzo dell'ambasciata austriaca per sostituirvi il tricolore.87) Tra salve di fucili ed imprecazioni all'in­dirizzo dell'Impero la folla mosse poi verso il Colosseo mentre un solenne Te Detun di ringraziamento veniva intonato nella chiesa dell'Aracoeli.88) Ai romani, raccolti attorno l'Anfiteatro Flavio, parlò con stile enfatico paragonando la guerra per l'indipendenza dallo straniero alla guerra santa, padre Alessandro Gavazzi: Fratelli suonata è l'ora della Santa Crociata [...] l'Austriaco mille volte più barbaro del Musulmano, è vicino alle nostre porte.89) Dopo aver ascoltato Padre Gavazzi i romani illuminarono le vie del centro e giocarono tutta la notte ai moccoletti dimostrando cosi il loro entusiasmo. Il 23 marzo, la notizia della ribellione milanese non provocò festeggiamenti, bensì un'immediata mobilitazione. L'arruola­mento fu subito aperto, si organizzarono centri per la raccolta dei viveri e di denaro: in breve i ruoli disponibili furono esauriti e si raggiunse la cifra di circa duecentomila lire.90) Il popolo si radunò poi nell'antico
84) Lettera di un amico a un bolognese, foglio a stampa Roma, 1848, sta in Miscellanea Ris. 21.3 E 9, I foglio, BSMC. Si può vedere anche RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. cit., p. 311.
5) Lettera di un amico a un bolognese, cit., II foglio.
6) Ibidem.
tf) ITALO FIORENTINO, op, cit., p. 195; // Labaro, Roma, 22 marzo 1848.
8B) La Pallade, Roma, 22 marzo 1849.
w RAFFAELLO GIOVAGNOLI, op. cit., p. 317.
W) Ivi, p .323.