Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno
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1992
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pagina
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339
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IL GIUDIZIO DELLA STAMPA CATTOLICA CONCILIATORISTA
SULLA PRIMA FASE DELL'IMPRESA COLONIALE ITALIANA, 18814887
Nata con l'intento di conciliare la religione con i nuovi orientamenti culturali, di chiarire e delimitare i rispettivi ambiti di competenza della Chiesa e dello Stato, di operare una mediazione tra i diritti della Santa Sede e quelli dello Stato italiano, la stampa cattolica conciliatorista non potè usufruire con facilità dell'appoggio dei pontefici o delle alte sfere della gerarchia ecclesiastica, a parte poche ma significative eccezioni.
Sostenuta da spiriti illuminati e da élites intellettuali ed aristocratiche, non ebbe mai una larga diffusione popolare, vista anche l'impreparazione delle masse ad affrontare un discorso culturalmente elevato come quello proposto dai conciliatoristi.
Solo negli anni '80 la stampa di questa tendenza potè affermarsi con qualche autorevole testata, mostrando una maggiore efficacia attraverso pubblicazioni periodiche, che non quotidiane, vista la tendenza a meditare gli avvenimenti e ad approfondire i problemi e le possibili soluzioni degli stessi.
Questi periodici ebbero, senza dubbio, un maggior contenuto culturale, rispetto a gran parte della stampa intransigente, mostrandosi spesso più aperti nei confronti delle nuove correnti di pensiero italiane ed estere, nel tentativo costante di conciliare la fede cattolica ed il pensiero moderno.
I giornali e le riviste qui presi in esame, pur sensibilmente distanti tra loro per posizioni politiche e filosofiche, oltre che per spessore culturale, sono comunque tutti riconducibili all'area del cattolicesimo conciliatorista italiano, accomunati dal rifiuto di condividere posizioni esclusivamente negative, di protesta e chiusura verso ogni possibile avvicinamento al nuovo Stato.
Tale atteggiamento portò tutti questi periodici a sostenere lunghe ed accese polemiche con la parte più combattiva della stampa cattolica intransigente: a merito della stampa conciliatorista va comunque riconosciuto il fatto di essersi rifiutata di scendere sul piano delle asprezze e delle volgarità di cui spesso era fatta segno, conservando quasi sempre il fair-play e la moderazione di tono propria delle personalità aristocratiche e culturalmente assai valide da cui era sostenuta.