Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <340>
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Claudio Carli
La presente ricerca si è indirizzata agli anni 1881-1887, al periodo, cioè, compreso tra il primo grande dibattito, a livello nazionale, sul colonialismo, in occasione dell'occupazione francese di Tunisi e le reazioni successive alla prima grave sconfitta militare delle truppe di occupazione italiana in Abissinia, a Dogali.
1. Il periodo 1881-1884. Per i conservatori cattolici, nel corso degli anni 70, la necessità di impedire la disgregazione dello Stato unitario appena sorto, aveva un chiaro riscontro anche nel giudizio complessivo sulla politica estera del paese, giacché non era solo la situazione con­flittuale tra Stato e Chiesa a costituire un pericolo latente per l'unità nazionale: occorreva anche impedire che la smania di avventure, fossero esse legate al fenomeno dell'irredentismo o all'espansionismo coloniale, potesse in qualche modo ostacolare il rafforzamento dell'edificio nazionale italiano, la cui nascita era già stata accolta con notevole fastidio da alcune delle principali potenze europee.
Fu questa soprattutto la posizione della Rivista universale e, in seguito, della Rassegna nazionale1) nei suoi primi anni di vita: posizione che combaciava nettamente con quella della Destra storica, soprattutto quando auspicava la salvaguardia dell'ordine politico internazionale, come fattore indispensabile per il rafforzamento interno del paese.2)
Fondamento ineliminabile dell'intero disegno politico prospettato dai conservatori nazionali era proprio la cosiddetta politica del piede di casa, che aveva come presupposto principale il rifiuto degli elementi perturbatori dell'ordine, tra i quali, almeno in quegli anni, veniva collocato anche l'imperialismo tedesco, in concomitanza con la fase più dura del ktdturkampf.
Progressivamente, però, nel corso del decennio successivo, i conser­vatori nazionali andranno spostando sempre più le loro simpatie verso gli imperi centrali (pur mantenendo le riserve e i dubbi sulla figura di Bismarck), ritenendo assolutamente necessario per l'Italia intrattenere cordiali rapporti con queste potenze, evitando accuratamente tuttavia di dare alla Triplice Alleanza qualsiasi significato di sostegno alle velleità espansioniste di alcuni uomini politici, dimentichi delle gravi difficoltà in cui ancora si dibatteva lo Stato italiano.3)
L'occupazione francese di Tunisi nel 1881, ponendo fine alle speranze di molti, di poter estendere l'influenza dell'Italia su quel territorio, fece
1) La rivista fiorentina, nata nel 1879, rappresentò per alcuni decenni il portavoce più autorevole della tendenza cattolico-conservatrice, punto di riferimento per tutte quelle personalità anche assai distanti tra loro, soprattutto da un punto di vista filosofico, accomunate tuttavia dall'interesse per la pacificazione dei rapporti tra Stato e Chiesa e il superamento della contrapposizione tra cattolicesimo e spirito moderno.
2) Rassegna nazionale, voi. I, dicembre 1879, // partito conservatore e il nuovo libro del sen, Jacini (E. A. Foperti, pseudonimo di Pietro Fea), p. 951.
3) Rassegna nazionale, voi. XVIII, 16 luglio 1884, Rassegna politica, p. 315.