Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <341>
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La stampa conciliatorista e le colonie, 1881-1887 341
emergere, per la prima volta a livello di opinione pubblica, il problema coloniale.
L'atteggiamento prudente dei conservatori cattolici fiorentini non mutò sostanzialmente in questa occasione, rimanendo fermo nel raccomandare al paese una politica di raccoglimento, contraria a qualsiasi avventura coloniale, attenta solo alle reali necessità della Patria , pur considerando giusti i risentimenti italiani verso l'iniziativa coloniale francese, giudicata un sonoro schiaffo sul volto venerando della Madre Italia, una manata di fango sulla nostra bandiera.4)
Sostanzialmente simile, in questo frangente, fu anche la posizione del gruppo conservatore romano, rappresentato dalla Rassegna italiana, rivista simile negli orientamenti politici e culturali alla più nota rassegna fiorentina.5)
In un paio di articoli del luglio e agosto 1881, firmati da Edoardo Soderini, emerse chiaramente il rifiuto di qualsiasi azione espansionistica da parte italiana, motivato dalle difficoltà economiche a cui il paese sarebbe andato incontro, incompatibili con la precaria situazione economica di uno Stato che ancora aveva da fare in casa propria, per andare ad accattar brighe ed oltraggi altrove.6) Va notato che, in questa fase, la posizione contraria della rivista romana riguardava anche l'eventuale occupazione di Tripoli,7) oltre che la ventilata militarizzazione del posse­dimento di Assab.8)
Atteggiamenti, come abbiamo visto, sostanzialmente molto prudenti, che già si differenziavano enormemente dai giudizi della stampa intran­sigente e dell'Osservatore cattolico in particolare, che nella vicenda di Tunisi vide un'ulteriore prova della favolosa incapacità della setta liberale che sgoverna in Italia, questo pugno di audaci che si proclamano il paese, e che al paese tanto sono infesti
Negli anni successivi l'atteggiamento della Rassegna nazionale non mutò di molto, come dimostrano gli articoli del luglio 1883, firmati da Giuseppe Grabinski, critico verso le improponibili velleità di conquista di molti esponenti della vita pubblica nazionale, i cui sogni di grandezza
*) Rassegna nazionale, voi. V, giugno 1881, Quid agendum? (G. Falorsi), pp. 578-579.
5) Il gruppo cattolico conservatore romano che, a partire dal 1881, diede vita alla Rassegna italiana, si distinse costantemente, all'interno del quadro del conciliatorismo italiano, per restrema cautela con cui affrontò i temi della conciliazione e del non-expedit, sempre preoccupato di far risaltare la propria fedeltà alla Chiesa di Roma e, di conseguenza, disposto a superare l'astensionismo solo dietro una precisa autorizzazione papale, dalla quale non erano assolutamente disposti a prescindere.
6) Rassegna Italiana, fase. I, luglio 1881, Rivista politica, pp, 97-108.
7) Rassegna italiana, fase. II, agosto 1881, Rivista politica, p. 210.
*) Rassegna italiana, fase. Ili, luglio 1882, Rassegna politica, p. 88. Soderini rifiutava questa ipotesi soprattutto perché sarebbe stata in contraddizione con la promessa fatta dal governo italiano al premier inglese Gladstonc, che mai si sarebbe proceduto alla fortificazione del possedimento di Assab.
9) Le due citazioni sono tratte dall'Osservatore cattolico del 5 aprile 1881, La vertenza tunisina, e dell'8 aprile 1881, La vertenza tunisina e i liberali italiani.