Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <344>
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Claudio Carli
Ed un atteggiamento simile potrà essere osservato anche sulle pagine dell'Osservatore cattolico dell'aprile 1883, quando, in occasione di un contrasto diplomatico tra il consolato italiano e le autorità turche di Aleppo, il quotidiano potè affermare con decisione: Diamine! L'Italia non ha una Duilio, una Italia, una Lepanto? Ci vuol poco a mandarne almen una sul posto, e mortificare l'ostinazione di quel governatore dalla testa dura.21)
2. La spedizione di Massaua, 1885-1886. L'inizio della fase attiva dell'espansione coloniale italiana, con l'occupazione di Massaua nel gennaio 1885, provocò anche un deciso spostamento di quasi tutta la stampa conciliatorista verso posizioni più apertamente filo-colonialiste. I primi giorni successivi alla notizia dello sbarco nel Mar Rosso, furono vissuti dai conciliatoristi italiani decisamente in bilico tra l'entusiamo per le grandi speranze, suscitate soprattutto dalla stampa governativa, e una posizione di prudente attesa per l'incertezza e il mistero che regnavano sugli obiettivi reali della spedizione militare.
La Rassegna nazionale nel gennaio 1885, riferendo le prime notizie sulla spedizione africana, poteva ancora una volta affermare la propria contrarietà a questo tipo di avventure , pur riconoscendo che molti argomenti [potevano] addursi dai fautori di una diversa politica, che evitasse al Regno di rimanere troppo indietro dagli altri popoli nel­l'opera di diffondere la civiltà cristiana a.22)
Ma era soprattutto in un articolo dell'aprile 1885, che poteva essere riscontrata una delle prime incontestabili aperture della rivista fiorentina, verso la politica espansionista: L'Affrica esige coraggio ed abnegazione affermava il redattore; [se avremo] fede, coraggio e fermezza di pro­positi, allora potremo dire di essere davvero sulla via di una espansione coloniale. E l'articolo si chiudeva con l'invito esplicito al governo, a portare più a fondo e con maggior determinazione l'impresa appena ini­ziata, estendendola anche all'entroterra di Massaua e ad altri punti a sud del possedimento italiano: in questo modo si sarebbe potuto affermare con orgoglio: con Zeila, Assab e Massaua [...] giungemmo tardi, ma sempre in tempo! .23>
Ancora più significativo, in questo senso, un articolo del 16 settèmbre dello stesso anno, firmato da Sebastiano Ossone,24) che raccoglieva i temi preferiti dai primi gruppi colonialisti italiani, specie quelli armatoriali, particolarmente sensibili alle esigenze di allargare il mercato e di inten­sificare i traffici commerciali, cercando, nello stesso tempo, di ottenere il consenso degli ambienti rurali, fortemente rappresentati all'interno della rivista fiorentina. Le motivazioni giustificative del Lissone riguardavano soprattutto l'asserita capacità del commercio coloniale di creare capitali,
21) Osservatore cattolico, 2 aprile 1883, L'Italia cosmopolita.
) Rassegna nazionale, voi. XXI, 16 gennaio 1885, Rassegna politica, p. 319.
23) Rassegna nazionale, voi. XXII, 16 aprile 1885, Assab (Y), p. 669.
24) Rassegna nazionale, voi. XXV, 16 settembre 1885, L'espansione cotoniate e l'agricoltura italiana (S. Lissone) pp. 184-185.