Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <350>
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Claudio Carli
divenne poi console. Successivamente, negli anni 1887-88, a seguito del maggior impegno coloniale di Crispi, il Filonardi cercò di accentuare l'influenza diplomatica del governo italiano in quella regione, provocando però la reazione del Sultano, che ebbe pesanti conseguenze per le imprese commerciali italiane e, di riflesso, per gli interessi del Banco di Roma nella zona.52)
Il tema di Tripoli quindi, cioè la possibilità di occupare ima zona indiscutibilmente più importante da un punto di vista strategico ed economico, oltre che di prestigio, fu condiviso un po' da tutta la stampa conciliatorista, così come quello legato alla necessità di vendicare le molte stragi di esploratori italiani, atteggiamento questo, che si rendeva necessario anche per impedire il riemergere del pericoloso fanatismo religioso musulmano.
Per la Gazzetta amministrativa, il giornale dei conservatori nazionali bolognesi, fondato nel 1885 da Augusto Malvezzi Campeggi,53) la vera soluzione di tutti i problemi degli italiani e degli inglesi in quelle zone dell'Africa, era costituita dalla necessità di schiacciare l'idra dell'isla­mismo che ripiglia le tradizioni ormai obliate dei primordi di sua esi­stenza,54) dichiarandosi favorevole ad una spedizione punitiva nei con­fronti degli indigeni,55) responsabili dell'ennesimo eccidio di una spedizione esplorativa italiana, quella organizzata dal conte Porro e trucidata il 6 aprile 1886, nella regione dell'Harar.56)
52) Solo pochi anni dopo tuttavia, il Banco di Roma era nuovamente in prima fila nel finanziare il Filonardi, quando questi, negli anni 1894-95, a seguito della attribuzione all'Italia della zona a nord del Giuba, stipulò con il ministero degli Esteri un contratto per la concessione dell'amministrazione del Benadir, ottenendo anche un discreto contributo finanziario dal governo, che, in parte, andò a finire nelle casse dello stesso Banco di Roma, cfr. L. DE ROSA, Storia del Banco di Roma, voi. I, Dalle origini al 1911, Roma, Banco di Roma, 1982, pp. 89-119.
53) La nascita del quotidiano cattolico conservatore di Bologna fu favorita dalla nomina a quella sede vescovile del card. Battaglini, notoriamente conciliatorista, pur se restio ad esporsi in maniera palese, sullo stile di altri vescovi della medesima tendenza. I redattori del periodico si batterono per anni a sostegno della partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, pur rendendosi conto dell'impossibilità di raggiungere questo risultato senza almeno il tacito consenso di Leone XIII. Questo fatto tuttavia non impedì loro di polemizzare duramente con quei fogli, tra cui anche il Moniteur de Rome <di cui comunque nutrivano una grande stima), che sostenevano l'idea che la partecipazione politica dei cattolici dovesse seguire e non precedere la soluzione della questione romana, cfr. Gazzetta amministrativa, 13 marzo 1886, Due parole al Moniteur.
54) Gazzetta amministrativa, 9 gennaio 1886, Rivista politica. Tale soluzione era auspicata anche dai redattori de La pace tra Chiesa e Stato, 3 marzo 1885, Da una settimana all'altra <Vigile). Di questo foglio romano, di tendenza chiaramente concilia­torista, uscì un solo numero di saggio, il 3 marzo 1885, nel quale veniva pubblicata, tra le altre cose, una lettera di Cesare Cantù che insisteva particolarmente sulla necessità di inviare in Parlamento rappresentanti del mondo cattolico, che potessero porre argine alla politica anti-clericale del governo.
55) Gazzetta amministrativa, 1 maggio 1886, Rivista politica.
5 C. GIGLIO, L'Italia in Africa, Serie storica, voi. 1, tomo V, Documenti (1885-1886), Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1959, p. 255.