Rassegna storica del Risorgimento

GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno <1992>   pagina <351>
immagine non disponibile

La stampa conciliatorista e le colonie. 1881-1887 351
Di ben altro tenore, invece, in questa occasione, la posizione della Lega lombarda, a riprova di come il giornale lombardo, tra i principali organi di stampa dei cattolici conciliatoristi, nei suoi primi anni di vita, non si discosti di molto invece dalle posizioni dei cattolici intransigenti.5 Commentando infatti la stessa notizia dell'eccidio Porro, il quotidiano milanese riconosceva nella penetrazione degli esploratori, il marchio della conquista, della forza che tenta d'opprimere il diritto, e per questo era necessario rendersi conto che l'eccidio pel selvaggio, che vede in noi un nemico, non è un delitto, ma una difesa; non è un assassinio, ma un sistema di protezione della propria libertà.58)
Molto importante, in questa occasione, sarà la posizione del Moniteur de Rome, giacché l'autorevole giornale romano, invitando a chiare lettere il governo ad un atteggiamento più deciso, in risposta agli oltraggi subiti dai suoi inermi esploratori,59* mostrerà ormai chiaramente la sua com­pleta adesione alla politica espansionista delle potenze europee, tanto da poter affermare con entusiasmo che l'avenir est aux peuples qui colonisent .M>
Entusiasmo condiviso anche dal direttore della Sapienza, il rosminiano Vincenzo Papa,61) il quale, recensendo il libro di memorie africane del
57) La Lega lombarda, nata nel gennaio 1886, assunse una posizione di primo piano, nel quadro del conciliatorismo cattolico nazionale, solamente a partire dalla fine del 1888, quando la direzione passò nelle mani del conte Carlo Ottavio Cornaggia Castiglioni. Nel periodo precedente, invece, il giornale ebbe vita assai stentata, e soprattutto un indirizzo ben diverso da quello che assumerà in seguito, dovuto certa­mente alla personalità di colui che lo diresse in quel periodo, l'intransigente veneto Giuseppe Sacchetti, già messosi in luce alla guida di giornali intransigenti nel Veneto. A questo proposito tuttavia, meritano particolare attenzione alcune considerazioni, proposte da Gabriele De Rosa, proprio sulla figura del Sacchetti di quel periodo, da cui emerge il profilo di un giornalista molto più interessato a discutere i problemi concreti del Mezzogiorno, della crisi agraria e dell'adozione delle tariffe protezioniste, che non a soffiare sul fuoco delle polemiche interne ai cattolici italiani, cfr. G. DE ROSA, Giuseppe Sacchetti e l'Opera dei Congressi, Roma, Studium, 1957, pp. 72 sgg. In ogni caso la Lega lombarda degli anni 1886-88 condivise buona parte delle tematiche intran­sigenti, pur mantenendo un tono più moderato e civile, rispetto ai più noti giornali di quella tendenza. La prova più evidente di questo si avrà in occasione della famosa allocuzione papale del 23 maggio 1887, che tante speranze aveva suscitato tra i conservatori cattolici italiani: il giornale milanese, all'unisono con analoghi atteg­giamenti della stampa intransigente, pose l'accento solamente sul passo del discorso in cui si sottolineava la necessità di non soggezione del papa ad alcun potere, inter­pretandolo nel senso del ripristino dell'effettiva potestà civile del pontefice, unica base reale per la conciliazione, chi ne cerca un'altra, nubes et innnia captat , cfr. Lega lombarda, 28 maggio 1887, La conciliazione e il giornalismo liberale.
S) Lega lombarda, 28 aprile 1886, Missionari ed esploratori.
59> Moniteur de Rome, 28 aprile 1886, Le massacre de Vexpédition Porro.
0) Moniteur de Rome, 10 luglio 1886, L'expansion coloniale de la France.
61) Certamente è possibile assimilare gli ambienti rosminiani che produssero le riviste qui citate l'Ateneo e la Sapienza ai più noti gruppi conciliatoristi, per la vicinanza delle posizioni politiche che sostennero: va notato tuttavia che la tradizione da cui derivavano e che intendevano portare avanti, mirava alla soluzione di problemi ben più grandi della ristretta ottica dei rapporti Stato-Chiesa, investendo