Rassegna storica del Risorgimento
GIORNALI CATTOLICI ITALIA 1881-1887; ITALIA POLITICA COLONIALE
anno
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1992
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pagina
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357
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La stampa conciliatorista e le colonie. 1881-1887 357
Nel numero di febbraio del 1887, la Rassegna nazionale ospitò un articolo molto importante di Augusto Conti, nel quale il filosofo, pur ricordando le proprie perplessità nella fase iniziale dell'impresa di Massaua, rifiutava l'accusa di ingiustizia sollevata da più parti, nei confronti dell'iniziativa italiana. Secondo il Conti, tale considerazione non poteva essere applicata a genti barbare e selvagge come gli abissini e l'impresa coloniale doveva necessariamente essere continuata, giacché sommamente ingiusto, inglorioso, nocivo sarebbe il venir via, il non far sentire al Re d'Etiopia se pesi la mano del Re d'Italia [...]. Io credo che Dio concludeva l'articolo del Conti benedirà una gioventù guerriera, [...] così forte a patire, così gloriosa da poter dare alla patria la loro vita. E ciò, spero, ci renderà non immeritevoli, quando che sia, [...] di combattere a fianco d'illustri nazioni e d'allargare la potenza e il nome d'Italia, pochi anni or sono così tenuto a vile.82)
Su queste posizioni si sposteranno anche quei giornali che, all'indomani di Dogali, avevano mostrato delle perplessità, circa il futuro dell'impresa coloniale italiana.
Il Corriere di Torino del 13 aprile, augurandosi la conquista di una miglior plaga che non Massaua, riteneva impossibile per l'Italia il sottrarsi al processo di espansione nel bacino del Mediterraneo: sarebbe rinunziare al nostro avvenire, sarebbe porre in non cale le più gloriose avite tradizioni de' nostri padri .83)
L'Amico del popolo di Piacenza, pur avendo già operato nei mesi precedenti qualche parziale apertura in senso colonialista, solo nell'agosto 1887 mostrerà con chiarezza la sua posizione al riguardo, in un articolo di fondo, che dava un giudizio complessivo, certamente poco lusinghiero (soprattutto se visto nell'ottica della politica estera del paese) sulla figura politica di Depretis, scomparso il mese precedente. Considerando, infatti, tutt'altro che glorioso il 'Posto assunto dall'Italia nelle questioni internazionali, il giornale affermava A che valgono pompose riviste di navi, simulati attacchi e finte guerre, se impunemente ciascuna [nazione] ci può offendere e vilipendere? Certamente che l'Italia non deve cercar dissidii e creare questioni in nessuna parte del mondo, ma ove e quando sia dalla parte della ragione e del diritto non deve, lemme lemme, tollerarsi tutti gl'insulti e tutte le offese, perché questi chiamano da lungi altre offese e ci fanno ritenere, come pensano gli Abissini, in conto di femminucce imbelli .8*)
Tuttavia alla notizia della fucilazione sommaria degli indigeni, ordinata a Massaua dal gerì. Saletta, il Messaggere di Cremona insorgerà con
82) Rassegna nazionale, voi, XXXIII, 16 febbraio 1887, Intorno ai casi d'Affrica (A. Conti), pp. 724-726.
83) Corriere di Torino, 13 aprile 1887, L'emigrazione e le colonie.
84) Amico det popolo, 12 agosto 1887, Un nuovo mondo politico,